Genoa da sballo, travolta l’Inter a Marassi

Maria Zappatore

GENOVA  Il Genoa c’è e cala il tris, batte nettamente l’Inter e vola verso una classifica più adeguata al suo nome. Per i nerazzurri una notte da incubo perché perdono il terzo posto stasera occupato dalla Roma e rischiano di essere superati anche dalla Lazio in campo lunedì contro il Verona e scivolare al quinto posto. A Marassi decidono una sfortunata autorete di Ranocchia e un bel gol di Pandev. In una serata di gelo al “Luigi Ferraris” di Genova, le danze tra Genoa ed Inter si aprono ancor prima del fischio di inizio del sig. Fabbri sulle note emozionanti della musica di Fabrizio di Andrè, che domani avrebbe compiuto 78 anni, bellissimo omaggio ad un artista che amava in modo sviscerato il Grifone e il prato di Marassi. Per questa sfida n. 66 tra le due squadre, Spalletti si affida al suo ormai consolidato 4-2-3-1, con Cancelo e D’Ambrosio accanto a Ranocchia e Skriniar, in mediana Gagliardini e Vecino, con Candreva, Borja Valero e il giovane Karamoh alle spalle di Eder. Ballardini opta per un 3-5-1-1, con Pandev alle tre quarti alle spalle di Galabinov unica punta.
Le fasi inziali del match fanno registrare una buona opportunità per il Genoa, che cerca di contrastare da subito ogni iniziativa dei nerazzurri, ed infatti, sulla spinta incessante della Curva Nord è proprio il Grifo a rendersi pericoloso sulla fascia destra, protagonista Pandev che al 9′ sul disimpegno sbagliato di Skriniar calcia su Handanovic, che ribatte di piedi. Il buon momento del Genoa si concretizza nei minuti a seguire, con Pandev che crossa verso la porta nerazzurra con la palla che si infrange sull’incrocio dei pali e bloccata, poi, da Handanovic. L’Inter soffre ma si ricompone a centrocampo e blandemente inizia a tessere le fila del gioco ed è proprio sua l’occasione a seguito di un cross in area rossoblu con Karamoh che non si coordina e spedisce la palla alta sugli spalti della Curva Nord. Fase della partita con verticalizzazioni da entrambe le parti e rovesciamenti di gioco per due squadre che giocano a viso aperto. Si infiamma Marassi in seguito a un errore a centrocampo che Pandev sfrutta con un contropiede pericoloso ma dopo pochi metri viene fermato da Ranocchia, ammonito. Ma l’Inter non vuole farsi schiacciare e riprende a farsi pericolosa con un tiro di destro di Candreva, che trovandosi un tiro respinto da Rossettini sui piedi, calcia di destro per una parata di Perin che si allunga e devia in corner. Lunghe fasi di gioco in cui l’Inter prende possesso del centrocampo e prova, palla a terra, a verticalizzare per gli inserimenti di Eder e di Karamoh, molto mobile sino ad ora in ogni fase di gioco, ma il Genoa difende bene e per non farsi schiacciare, prendendo qualche rischio, attacca la profondità e si rende pericoloso in più occasioni, fino a quando tra respinte e fasi di gioco concitate passa in vantaggio al 44′  con un tiro in rea nerazzurra di Zukanovic respinto da Skriniar che centra involontariamente Ranocchia, che beffa Handanovic, entusiasmando il pubblico di Marassi per un 1-0 inaspettato per dinamica di gioco. Termina un primo tempo di grande attese e di occasioni per entrambe le squadre che giocano senza nascondersi, con un Genoa particolarmente spavaldo e quasi sempre votato in attacco, e con un’Inter poco concentrata sulla mediana.
Pronti, via: si riparte, nel secondo tempo, con l’Inter che accenna fasi di gioco più volitivo sulla trequarti con Karamoh che scatenato guadagna un calcio di punizione dal limite dell’area rossoblu, tiro che non impensierisce Perin. Ballardini cambia, esce Bessa ed entra Omeonga; poco dopo Spalletti richiama Vecino e mette dentro Rafinha per provare a dare più creatività in fase d’attacco, ma il Genoa non si intimidisce, pressa galvanizzato dal vantaggio ed attacca a viso aperto un’Inter disorientata tanto che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Laxalt serve Pandev che realizza il goal del 2-0.
L’Inter gioca, crea, ci prova da ogni zona del campo, riprende il pressing e tenta a schiacciare il Genoa; Spalletti tenta il tutto per tutto e sostituisce Borja Valero e Candreva, per Brozovic e Pinamonti, seguito da Ballardini che fa entrare Lapadula e Lazovic.
L’Inter aumenta il possesso palla e mostra tutta la sua autorevolezza prendendo le redini della partita, con costruzioni di gioco paziente e grandi movimenti di Rafinha e di Karamoh in area grande ed al 78′ si rende pericolosa con un tiro cross di Eder deviato sulla porta da Rossettini in tuffo. Le fasi finali della partita registrano il pressing continuo della squadra di Spalletti che con personalità prova a verticalizzare ma trovando sulla sua strada un Genoa compatto, attento e ormai chiuso a difendere il doppio vantaggio. Al fischio finale del direttore di gara, Marassi esplode e consegna tre punti pesantissimi ad un Genoa che con personalità prosegue la sua striscia positiva, mentre l’Inter, superata in classifica dalla Roma vittoriosa oggi a Udine scivola al quarto posto. E potrebbe non finire qui.

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