Francesco Raiola
NAPOLI Come fastidio era stato presentato e tale è stato l’impegno per il Napoli contro il Lipsia . Gli azzurri al cospetto di una squadra importante a livello europeo snobbano palesemente la competizione e lasciano il pass agli ottavi ai tedeschi in pratica già dopo 90 minuti. Davanti a poco più di diecimila spettatori a Fuorigrotta, di cui 1.500 dalla Germania, va in scena l’andata del sedicesimo di finale di Europa League fra la capolista della Serie A, il Napoli, e la seconda della Bundesliga, il Red Bull Lipsia. Come previsto ampio turnover per Sarri. Formazione annunciata con Hysaj a sinistra, Hamsik titolare e Zielinski spostato nel ruolo di Insigne. José Callejon falso nueve con Ounas titolare esterno destro. Nel Lipsia in campo la squadra migliore, con in campo tutti i top player, da Keita a Werner. Pronti via ed è subito il Lipsia a rendersi pericoloso con Werner che tira a botta sicura dopo 2 minuti ma il tiro è deviato da Tonelli in angolo. Fase di studio iniziale dove le due squadre si studiano ma soprattutto gli azzurri tendono ad abbassare molto i ritmi. Al 13′ errore clamoroso del difensore francese Upamecano che serve malamente il proprio portiere con Callejon che ruba palla e serve Hamsik che si fa ribattere il tiro dai tedeschi. Cinque minuti dopo è Poulsen a rendersi pericoloso ma tira fuori . Il Napoli gestisce il match e si rende di nuovo pericoloso dopo 2 minuti. Stavolta è Rog con una percussione centrale a servire in profondità Callejon che tira di prima intenzione ma il portiere ungherese Gulacsi salva in angolo. Partita che vive di fiammate con Ounas che cerca di dare brio alle azioni offensive degli azzurri poco cattivi e concreti in attacco. Al 31′ nuova occasione per il Napoli con Ounas che serve Callejon che si smarca al solito benissimo e serve Zielinski che a botta sicura viene di nuovo rimpallato dalla difesa tedesca in angolo. Il primo tempo si chiude senza nessuna azione di rilievo delle due squadre.
Ripresa che non vede cambi nelle due squadre con il Lipsia che si presenta subito dalle parti di Reina pericoloso con Sabitzer che anticipa Tonelli ma tira fuori. Ancora i tedeschi pericolosi con Werner ma il tiro del centravanti tedesco va fuori. Ma improvvisamente al 53′ il Napoli va in vantaggio: solita percussione imperiosa di Rog che serve Ounas sulla fascia destra che entra in area e lascia partire un preciso tiro di destro che si infila alle spalle di Gulacsi colpendo anche il palo. Sarri interviene subito con i cambi inserendo Insigne e Mario Rui per Hamsik e Hysaj con Zielinski che torna a centrocampo. La reazione del Lipsia è rabbiosa con Poulsen che va vicinissimo al pareggio ma Reina salva con i piedi. Sarri capisce il momento delicato della partita e inserisce Allan per Ounas con Rog che va a fare l’esterno a destra. Ma un erroraccio di Diawara al 61′ in uscita dall’area di rigore complica tutto. Il guineano sballa totalmente l’appoggio servendo Kampl che mette subito la palla in area , velo di Poulsen e Werner batte Reina per l’esultanza dei mille tedeschi presenti a Fuorigrotta.
Azzurri che subiscono il colpo ma non si disuniscono e dopo dieci minuti vanno di nuovo vicinissimi al raddoppio con Insigne che servito in area da Callejon si fa ribattere dal portiere. Ma è solo un attimo e dopo tre minuti il Lipsia va addirittura in vantaggio: lancio in profondità per Poulsen che scatta in posizione regolare con Maggio che non sale in tempo e solo davanti a Reina, il danese serve tutto solo Bruma che a porta vuota insacca facilmente. La partita sembra proprio chiudersi con il goal di Bruma con il Napoli che dà l’impressione di spegnersi quasi volutamente non andando a cercare e a creare occasioni per un eventuale pareggio che tutto sommato avrebbe anche meritato e proprio i neo entrati, in primis Insigne, sembrano con la testa più alla SPAL che in campo contro il Lipsia. E addirritura in contropiede dopo un altro errore di Diawara arriva al 93 il terzo goal di Werner che chiude il discorso qualificazione. Campionato che obiettivamente sembra essere in definitiva l’obiettivo principe degli azzurri che saranno impegnati domenica sempre a Fuorigrotta contro la SPAL.