Massimo Ciccognani
E’ la partita più importante degli ottavi di champions, quella di domani sera al Bernabeu tra i campioni in carica del Real Madrid e il Psg, ovvero il candidato principe alla successione. Strano gioco del destino o meglio del sorteggio che ha messo di fronte due colossi meritevoli di scontrarsi almeno in semifinale se non a Kiev il 26 maggio. E’ l’ultima a spiaggia per il Madrid che viaggia a diciassette punti di ritardo dal Barcellona in campionato, già fuori dalla Coppa del Re e che affida alla Champions, che peraltro ha vinto nelle ultime due edizioni, che guarda alla Champions per salvare la stagione. Sarebbe un fallimento uscire agli ottavi. Davanti c’è il Psg, la squadra che ha investito milioni su milioni in estate (Neymar e Mbappè) per vincere anche in Europa. E poi la sfida nella sfida, quella tra il Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo e il maggior pretendente insieme a Leo Messi. Decideranno Champions e Mondiale dove, Brasile e Argentina partono con qualche favore in più rispetto al Portogallo. Innegabile che chi alzerà a Kiev la coppa dalle grandi orecchie, avrà un vantaggio enorme nell’assegnazione del trofeo. Ultima spiaggia, ma Zidane è tranquilli. “non debbo dimostrare nulla – ha detto alla vigilia il tecnico del Real – Continuerò a lavorare perché è la mia passione e basta. Quello che mi interessa è vincere, fare risultato, non ascolto di certo quello che si dice sul mio conto”. Il tecnico sa bene di essere sulla graticola e lo disse a più riprese tempo fa. “So bene che qui a Madrid conta solo vincere. Poco importa se negli ultimi due anni hai vinto tutto (due Champions, due mondiali, due supercoppe europee, la supercoppa di Spagna e la Liga, ndr): a Madrid conto solo l’oggi, il passato, appunto, è passato e nonostante il rinnovo del mio contratto so che la mia permanenza in panchina dipende solo dai risultati che andrò a conseguire”. Messaggio chiaro, rafforzato dalle dichiarazioni di oggi dove il tecnico francese è concentrato su un presente al quale chiede di scrivere un’altra pagina di storia madridista. “Real e Psg se la giocano sulla distanza del doppio confronto tra Madrid e Parigi. Saranno 180 minuti lunghi ma dovremo pensare a quello che ci attende domani e nient’altro. Non cercheremo di cambiare le opinioni della gente perché non le possiamo controllare. Non penso affatto alla prossima stagione, quello che conta sarà la prestazione di domani. Sono contento di affrontare queste sfide, l’abbiamo preparata come sempre con la giusta pressione. Per noi è naturale”. Formazione in alto mare. E sulle possibilità di passare il turno è altrettanto chiaro. “Non ho ancora deciso gli undici che partiranno dal primo minuto. So solo che chiunque giocherà lo farà per vincere, come ci posizioneremo lo vedrete domani. Duello Ronaldo-Neymar? Sono i due punti di riferimento, due calciatori straordinari. Uno è cinque volte Pallone d’oro, l’altro ha qualità per fare la differenza, ma la sfida sarà su tutti i reparti. La favorita? Direi 50 e 50, come sempre”.