Francesco Raiola
Vola il Napoli a Bergamo con Dries Mertens ed espugna il suo tabù, dove nemmeno la Juventus era riuscita a vincere e lo fa mettendo ancora più pressione ai bianconeri, che domani ospiteranno il Genoa di Ballardini . Tutto esaurito allo stadio Azzurri di Italia, con il settore ospiti pieno nonostante il divieto di vendita per i tifosi del Napoli residenti in Campania. Nessuna novità di formazione per Gasperini, mentre Sarri preferisce non rischiare Marek Hamsik schierando Zielinski al suo posto. Pronti via. Ilicic ad uomo su Jorginho e Cristante su Zielinski: queste sono le mosse scontate di Gasperini, che cercano di neutralizzare le fonti di gioco di Sarri, combinato con un pressing asfissiante sui primi portatori di palla. Il Napoli cerca di fare il suo solito gioco ma nel primo tempo i bergamaschi concedono nulla alla capolista, giocando meglio e con un Napoli a tratti in difficoltà. Bello il duello tutto fisico tra il vichingo Cornelius e Koulibaly che danno vita a scontri spettacolari. Le due squadre danno vita però ad un primo tempo poco spettacolare dove non si contano tiri nello specchio della porta. Si rende pericoloso solo Insigne con il suo solito tiro a giro che deviato da Toloi per poco non beffa Berisha. Altra mezza occasione per gli azzurri nel finale di tempo quando Masiello con un intervento in semi rovesciata salva su lancio di Jorginho per Callejon solo davanti al portiere. Nel secondo tempo scende in campo un altro Napoli, complice anche il calo fisico degli atalantini. Subito la prima occasione da gol ed è clamorosa. Insigne lancia col compasso Callejon che supera Toloi di testa, Berisha salva con un miracolo e sulla respinta ancora Masiello è miracoloso su Mertens. Napoli con un altro piglio, Atalanta che sembra anche stupita dal cambio di passo degli azzurri, e ancora sull’asse Callejon-Insigne che vengono creati pericoli agli atalantini, con Caldara che salva sul folletto di Frattamaggiore. Questo è il prologo al gol che arriva al 64′. Callejon lancia in profondità Mertens che scatta sul filo del fuorigioco che solo davanti a Berisha insacca il pallone in fondo alla rete. Deprimente quello che succede dopo con i soliti buu razzisti degli ultrà atalantini verso Koulibaly, oggetto anche di lancio di bottiglie di plastica.
Il Napoli non si accontenta del vantaggio, con l’Atalanta che prova a reagire. Prima mossa di Gasperini (oggi squalificato) che toglie un esausto Ilicic per Haas e Hateboer per Goosens. Al 70′ arriva l’occasione clamorosa per il pareggio con il tiro a volo di Cristante da fuori area. Palla che sembra all’incrocio dei pali, ma Reina compie un’autentica prodezza salvando il risultato. Il Napoli si scuote. Sarri sostituisce un polemico Insigne per Hamsik, e poco dopo uno stanco Zielinski per Rog. E con l’Atalanta tutta in avanti, con il nuovo ingresso Orsolini per Toloi, arriva più volte vicino al raddoppio con Hamsik che spreca a 2 passi un assist strepitoso di Mertens, con lo stesso belga che prova il gol dell’anno dai 40 metri e sfiora il palo e poi con Rog che supera col fisico Masiello ma poi spreca clamorosamente. Il Napoli in realtà raddoppia anche con Hamsik che chiude una splendida triangolazione con Mertens, ma il guardalinee che annulla e con il VAR che conferma la decisione arbitrale, ma la decisione è davvero sul filo dei millimetri. Nel finale l’Atalanta non è più pericolosa e consente al Napoli di chiudere il match dopo 4 minuti di recupero con la squadra che esulta sotto lo spicchio di stadio colorato di azzurro. Il Napoli si conferma primo solitario, volando a +4 sulla Juve, mettendo ovviamente pressione ai bianconeri attesi domani sera alla sfida di Torino conttro il Genoa. Ma il Napoli c’è, ha dimostrato di saper soffrire nei momenti di difficoltà per poi tirar fuori tutto il meglio del suo repertorio. Sarà davvero una bellissima lotta scudetto.