Di Francesco carica la Roma: “A Milano serve concretezza”. Monchi: “Non stiamo smobilitando”

Un girone dopo c’è Inter-Roma che arriva subito dopo la sosta post natalizia. Quanto sia servita il primo a chiederselo è Eusebio Di Francesco che chiede ai suoi concretezza a Milano dopo un periodo di appannamento coinciso con la perdita di punti importanti nella corsa alla Champions. Avrebbe voluto rigiocare subito dopo lo stop con l’Atalanta ma spera di ritrovare al meglio i suoi. Esalta i tifosi e difende il suo operato. Poi, il futuro dipenderà solo dal campo. Di sicuro a Milano ci sarà Edin Dzeko al centro dell’attacco giallorosso nonostante le voci di una trattativa avviatissima con il Chelsea. “Mi auguro che le voci di mercato non influiscano sulle prestazioni dei giocatori. Ho cercato di alzare l’attenzione di tutti. I calciatori devono sentirsi parte della squadra. Gli allenatori odiano il periodo del calciomercato. Loro devono solo dare il meglio di loro stessi e pretendo che sia così. Dzeko? Ci sarà e partirà dall’inizio sicuramente. E’ motivato e mi auguro che possa essere determinante come in altre situazioni. Quello che non avrei voluto è la sosta. I ragazzi si sono presentati bene, motivati, anche se abbiamo qualche problemino per Perotti e Gonalons che non sono stati convocati. Si sono ricaricati mentalmente e ora pretendo la massima attenzione e la massima concentrazione per il campionato e per la Champions. C’è voglia di riprendersi i punti lasciati per strada”. C’è l’Inter sulla strada dei giallorossi e il messaggio di Di Francesco è chiaro. “Ai ragazzi ho chiesto concretezza e voglia di ritrovare la spensieratezza che avevamo all’inizio. Per giocare a calcio, per crescere, ci vuole coraggio anche nei momenti di difficoltà. Abbiamo fatto tante valutazioni per migliorare ciò che non ha funzionato nell’ultimo periodo. Dobbiamo migliorare la determinazione sotto porta. A Roma si vive di eccessi. Fino a 20 giorni fa si parlava in un modo della squadra e dell’allenatore, ora totalmente in un altro. In 20 giorni non si perde la propria identità, è l’ambiente che porta a questo tante volte. Noi dobbiamo essere bravi a riportare la squadra, mentalmente, a determinati risultati. Noi mentalmente non siamo ancora forti come quelle squadre che sono sopra di noi. Qualcosa di buono abbiamo già fatto, ma non ci dobbiamo accontentare di questo”. Testa al futuro, senza pensare al mercato e con la voglia di ripartire. “Un po’ di futuro ce lo siamo già costruito. Al di là del mercato, io sono sereno. Non amo molto parlare, preferisco i fatti. E ultimamente non abbiamo dimostrato di essere quei giocatori che davano determinate sensazioni. Abbiamo lavorato in questa direzione. Dobbiamo creare l’entusiasmo dei tifosi e ritrovare i loro applausi con le prestazioni. Con l’Atalanta ci hanno incitato fino all’ultimo. Ci soffermiamo spesso sui singoli, ma la verità è che non è un discorso individuale, ma di squadra. Non ho mai parlato di scudetto, ma siamo ugualmente competitivi per un posto in Champions. Siamo distanti e abbiamo una gara in meno, è vero, ma vogliamo dar fastidio a tutti. Sarà una settimana importante per dare una risposta a noi stessi e alla gente sui nostri obiettivi. Abbiamo grandi motivazioni. Ultimamente non abbiamo avuto la forza e la determinazione che abbiamo avuto tante altre volte. E’ una questione psicologica. Abbiamo recuperato le energie che avevamo smarrito un po’ nell’ultimo periodo”. Sulla formazione anti-Inter non regala troppo. “De Rossi sarà convocato con la speranza di poterlo far giocare o di averlo a disposizione, mentre non avremo con noi  Gonalons e Perotti. Florenzi? Ha la qualità per giocare basso, alto o in mezzo. La sua posizione dipenderà dalle condizioni di De Rossi. Può giocare contro tutti. Anche contro Perisic. Le mie scelte non sono mai relative agli avversari e non aggiungo altro per non dare vantaggi all’avversario. Per quanto riguarda Schick, è un ragazzo che ha bisogno di crescere. E’ arrivato in un ambiente difficile. Se uno non è libero con la testa, non dipende dal modulo con cui gioca la squadra. Deve ritrovare la condizione e se stesso. Le risposte poi le dà soltanto il campo e sono contento di come si è allenato questa settimana”.

Prima del tecnico ha preso la parola il ds Monchi che è voluto intervenire sulle continue voci di mercato che vedono Trigoria come il supermarket del calcio viste le trattative per Dzeko, Emerson Palmiweri e Nainggolan. “Sono troppi giorni che ci descrivono come una società in smobilitazione, ho letto pure che staremmo cedendo giocatori a loro insaputa. Tutto falso. Se arriveranno offerte concrete sarà mio dovere valutarle, come vengono valutate le mie quando contatto altri direttori sportivi. Non vogliamo ridimensionare la rosa, semmai rinforzarla. Di sicuro non stiamo dormendo”.

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