Veleni in Premier. Conte attacca Mourinho: “Io clown? Soffre di demenza senile….”. La replica: “Mai condannato per calcioscommesse”

Massimo Ciccognani

In Premier volano stracci e il clima sull’asse Londra-Manchester si fa di nuovo incandescente. Protagonisti Antonio Conte e Josè Mourinho che già un anno erano quasi venuti alle mani quando al termine del match tra Chelsea e United a Stamford Bridge (4-0 per i Blues) il tecnico portoghese aveva richiamato Conte che continuava ad “aizzare” il pubblico londinese. Probabilmente è nato tutto quel 23 ottobre 2016 a Stamford Bridge, dopo il 4-0 con cui il Chelsea umiliò lo United. Josè Mourinho a fine partita si avvicina ad Antonio Conte e gli sussurra qualcosa all’orecchio. “Non si esulta così, puoi farlo sull’1-0 altrimenti è un’umiliazione per noi”, sussurrò Mou all’ex ct azzurro che ai suoi occhi aveva esagerato nell’arringare la folla. “So come comportarmi, non sbeffeggio nessuno”, la replica. E oggi una nuova puntata, dopo che Mourinho, parlando dei suoi atteggiamenti a bordocampo, aveva detto di non essere più un allenatore “che fa il pagliaccio a bordocampo”. E manco a dirlo la stoccata è diretta ad Antonio Conte anche se il manager dello United non ne fa mai il nome. E a stretto giro la replica stizzita del manager italiano. ” Io un clown in panchina? Penso che debba guardare a come era lui in passato, quelli che erano i suoi atteggiamenti, i suoi comportamenti, forse stava parlando di se stesso”. E ancora: “Non so come si dice in inglese, ma in italiano si dice demenza senile, quando uno dimentica quello che si è fatto in passato”. E a chi, tra la stampa inglese gli ha chiesto se non era infastidito dai commenti continui di Mourinho nei suoi atteggiamenti, Conte non lo ha certo mandato a dire: “Continua a guardare qui…. c’è una persona che continua a guardare qui. Se ne è andato, ma continua a guardare qui”. Immediata la replica del tecnico portoghese: “Non serve che lui mi ricordi che ho commesso degli errori e che ne commetterò altri. E’ vero ho festeggiato gol correndo per 50 metri, ho festeggiato gol scivolando sulle mie ginocchia o saltando in mezzo al pubblico. Ma io non mi sono liberato di queste cose, soprattutto se abbiamo segnato un gol vittoria in un momento specifico, non mi sono liberato dall’avere reazioni fuori controllo – ha aggiunto Mourinho – Mi sono comportato male un paio di volte in passato, ma in questo momento riesco a controllarmi meglio. Ma questo non significa che la mia passione non sia la stessa”. E infine la stoccata di quelle che fanno male. “Quello che non mi è mai successo e non accadrà mai è di essere squalificato per calcioscommesse”.

Una tipica esultanza di Antonio Conte sulla panchina del Chelsea

Mourinho mima il gesto delle manette per protestare contro una decisione arbitrale ai tempi dell’Inter
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