Spalletti spinge l’Inter: “Non è successo nulla, ora ripartiamo”

Obiettivo cancellare il ko con l’Udinese e ripartire.  E’ quanto chiede Spalletti all’Inter attesa alla trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo che impone ai nerazzurri la necessità di riprendere il cammino bruscamente interrotto a San Siro contro la squadra di Oddo. Riprendersi per dimenticare anche quel passaggio di turno in Coppa contro il Pordenone dove l’Inter non ha affatto brillato e per allontanare i fantasmi del passato. Spalletti ha le idee chiare. “E’ fondamentale reagire. Noi si reagisce continuando a fare quello che si sempre fatto. E’ da luglio che noi cerchiamo di reagire a quello che ci è successo prima. Siamo sulla rotta giusta e ci stiamo camminando. Non c’è nessun piano B da studiare, è tutto sotto controllo. E’ chiaro: non vorremmo perdere mai. Però anche quella dell’Udinese è stata una gara che ha preso una certa piega, ma la squadra ha mostrato la sua identità, il suo modo di stare in campo”. Oggi il Sassuolo poi il derby di Coppa subito dopo Natale e la Lazio prtima della fine dell’anno. L’Inter ci crede, eccome. “Il problema è un altro, non è quello di giocare durante le feste. Io credo che il problema sia far vivere gli stadi, le famiglie negli stadi. Giocano da tutte le parti. Penso all’affluenza negli stadi, giocare con il ghiaccio e con il freddo, penso al meteo, alla neve, ma se ci sono gli stadi riscaldati, la gente sta comoda, ha voglia di vedere uno spettacolo, si può anche giocare a mezzogiorno e mezzo del 25. Per giocare ci vuole un pallone e qualche maglia, come si faceva quando si andava a scuola”.Il tecnico non intende dare peso alla sconfitta con i friulani. “Succede a tutti. La Juventus ne ha perse un paio, se non sbaglio. Ma io vedo le qualità corrette. Nel primo tempo contro l’Udinese niente mi lasciava pensare che avremmo potuto perdere. Poi si sono smarrite certe cose, sulla linea difensiva… Abbiamo lavorato, ci siamo aggiustati, ora sono tranquillissimo. Ogni gara va portata avanti duramente, con sofferenza. Ma credetemi: da allenatore dico che questa squadra, la mia, è intrigante, divertente, giocatori che questa settimana hanno fatto allenamenti belli, davvero pieni. Non accampo discorsi che poi non vanno da nessuna parte. Faremo una bella partita”. Discorso mercato. L’Inter è passata dai meno trenta dello scorso anno a trovarsi in zona sciudetto. Ma ora serve qualcosa in più. “La proprietà ha i suoi programmi, ora si farà tutto e si metterà in mostra, come una locandina. L’affetto, il movimento, questi colori nerazzurri così forti, non bisogna gestirci, bisogna coinvolgere tutti, i nostri tifosi soprattutto. Per quanto riguarda la squadra, ditemi voi  che cosa dovrei dire. Se dicessi che i giocatori che ho a disposizione non mi garantiscono certe cose, come potrei entrare negli spogliatoi? Io ho fiducia in questi calciatori, possono completare le mie esigenze. Poi se si viole entrare nel discorso mercato, Sabatini e Ausilio sanno cosa si può e cosa non si può fare, se capiterà loro la palla al balzo, la metteranno dentro come Icardi e Perisic. Ma facciamo parlare la proprietà, poi si saprà come procedere. ma io sono a posto così, e lo sono veramente. Si va diritti, con coerenza con quelli che sono i dialoghi interni. Ma adesso non dobbiamo pensare al mercato, ma a fare bene col Sassuolo, altrimenti tutto il resto non ha senso”.

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