Crollo Inter: l’Udinese sbanca San Siro

Massimo Ciccognani

MILANO Inaspettatamente crolla l’Inter. L’Udinese sbanca San Siro e, diciamolo subito, con pieno merito. Soffre, stringe i denti nel primo tempo, fa sfogare la capolista per poi colpirla chiurgicamente nella ripresa. Decisivi gli errori di Santon che nel primo tempo provoca l’1-0 friulano e nella ripresa, dopo il pari di Icardi, dà una…mano agli ospiti, regalando il calcio di rigore che poi ha indirizzato la partita, chiusa da Barak con un contropiede chirurgico. A San Siro è il Natale nerazzurro con tanto di gingle intonato da tutto lo stadio. Altro pienone al Meazza, 52mila spettatori per spingere la capolista e rinnovare l’amore verso il nerazzurro. Si comincia con l’Inter subito ventre a terra. Spalletti non cambia, sempre 4-2-3-1 ed è subito assedio alla porta di un’Udinese ben messa in campo, votata al contenimento ma pronta a sfruttare eventuali ripartenze. E così accade che dopo 14′ di possesso palla  nerazzurro, arrivi  il gol friulano con la squadra di Massimo Oddo che approfitta di una leggerezza difensiva di Santon: Widmer recupera palla e la mette in mezzo per Lasagna che a porta vuota non ha difficoltà a metterla dentro: 0-1,  ma che dura il breve volgere di appena due giri di lancette. L’ìInter riprende a macinare gioco e da una percussione di Candreva che sfonda sulla destra nasce il pari. Il centro è perfetto per la girata al volo, in acfobazione di Mauro Icardi che fulmina Bizzarri. Proprio il portiere friulano è il grande protagonista del pomeriggio di San Siro, visto che si oppone in tre/quattro occasioni alle percussioni nerazzurre. Ci prova Candreva, poi un doppio Brozovic, Perisic, addirittura Miranda ma c’è nulla da fare perché Bizzarri c’è sempre e l’Inter non sfonda. Ripresa e subito Udinese con Lasagna che si divora il 2-1 con una conclusione che trova il corpo di Handanovic. Spalletti cambia, fuori Brozovic e dentro Gagliardini, con Borja Valero più avanzato nel tridente alle spalle di Icardi.  Giallo al 7′, quando Santon intercetta con il pallone con la mano. In un primo momento Mariani di Aprilia indica l’angolo poi ci ripensa e va a consultare il Var. Un minuto e fischia il rigore per l’Udinese. Dal dischetto va De Paul, Handanovic è spiazzato: 1-2 per i friulani. Di nuovo in salita per l’Inter che adesso spinge a pieno organico con l’Udinese che si difende più alta rispetto alla prima frazione di gioco. E così l’Inter deve fare attenzione al controgioco friulano, come a 21′ quando Fofana spedisce alta una ripartenza velenosissima. E’ sfortunata l’Inyter un minuto dopo quando Skriniar di testa da posizione defilata centra la traversa con Bizzarri battuto. Fuori anche Santon, con Spalletti che passa alla difesa a tre, e dentro Karamok. Venti alla fine e adesso l’Inter deve dare fondo a tutte le energie per riprendere la partita. Bizzarri si esalta ancora andando a deviare sulla linea un colpo di testa di Gagliardini. Oddo iontanto si copre, fuori Fofana, dentro Behrami mentre San Siro diventa una bolgia e prova a spingere i nerazzurri in evidente difficoltà che diventano macigni  a tredici dalla fine quando l’Udinese mette a segno un contropiede micidiale finalizzato da Barak che si fa trovare pronto sul centro di Jankto e da da sue passi fulmina Handanovic. L’Udinese scappa, 3-1 a dieci dalla fine  con Spalletti che butta nella mischia anche Eder al posto di Vecino, ma adesso è davvero dura per la capolista perché adesso l’Udinese gioca decisamente meglio forte del doppio vantaggio. E l’Inter continua a rischiare. Idee che col passare dei minuti si fanno confuse, attacchi generosi ma senza testa. Doveva vincere per dare un segnale al campionato e invece ha dato ragione a chi si preoccupava dopo la vittoria ai rigori in Coppa contro il Pordenone. E’ il rischio di giocare sempre con gli stessi uomini e prima o poi la fatica si paga. Valero e Perisic hanno dimostrato di essere in affanno e a Icardi sono arrivate poche palle giocabili. Cinque di recupero e non cambia nulla. Vince l’Udinese, per l’Inter la prima sconfitta della stagione. E potrebbe anche perdere la testa della classifica con Napoli e Juve in agguato sebbene Torino e Bologna non sono affatto facili. Sorride l’Udinese, mastica amaro Spalletti. Ma stasera la sua Inter ha fatto davvero poco per vincere.

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