Francesco Raiola
NAPOLI Non riesce a riprendere il primato il Napoli a Fuorigrotta. Lo stellone di Spalletti colpisce ancora. Davanti a oltre 45.000 persone il Napoli torna al San Paolo per cercare di riprendersi il primato contro la Fiorentina. Gli azzurri rimaneggiati senza i lungodegenti Milik e Ghoulam devono rinunciare anche a Lorenzo Insigne fermo ai box per la persistente infiammazione muscolare e Sarri ci riprova con Zielinski a sinistra con Mario Rui a supporto sulla fascia. Nella Fiorentina nessuna sorpresa con il tridente Thereau, Simeone e Chiesa.
I primi dieci minuti sono ad appannaggio del Napoli che va vicino al gol con una bella azione di Mertens dalla destra ma Jorginho tira alto. Sembra il prologo ad un monologo azzurro ma i viola prendono le misure con Thereau ad uomo su Jorginho. Il Napoli soffre il pressing alto che porta ad errori banali dei portatori di palla e soprattutto nell’ultimo passaggio con diverse topiche di Hysaj che sbaglia soprattutto per fretta. Al ventesimo gol annullato giustamente per fuorigioco di Simeone che dopo 10 minuti si rende pericoloso per due volte prima con un tiro neutralizzato da Reina e poi con un colpo di testa parato agevolmente dallo spagnolo. Il finale di tempo è azzurro, con Allan trascinatore che lamenta un contatto in area di rigore su cui gli arbitri sorvolano.
La ripresa inizia con il Napoli con un altro piglio. Subito Zielinski imbeccato da una grande giocata da Allan tira alto di poco sopra la traversa e pochi minuti dopo Marek Hamsik sfiora il sette alla sinistra di Sportiello. La Fiorentina rispetto al primo tempo rinuncia a giocare di rimessa provando a contenere gli attacchi azzurri con Mertens poco ispirato. Al ventesimo ancora Allan serve Zielinski in area che dal vertice sinistro impegna severamente Sportiello che si salva con l’aiuto del palo.
È un monologo azzurro. Allan, ancora lui, in percussione serve per la più facile delle occasioni a Mertens che solo davanti a Sportiello tira addosso all’estremo difensore viola nella disperazione del San Paolo e di Sarri. Inizia così il tourbillon delle sostituzioni con Ounas, Rog e Diawara per Zielinski, Allan e Jorginho, ma la scintilla per gli azzurri non scatta. Solo Ounas ci prova con un tiro dalla distanza. Nel finale sotto una pioggia battente si erge a protagonista l’arbitro Fabbri che consente perdite di tempo snervanti ai viola e ammonisce Rog, Callejon e Diawara con estrema severità e stupisce tutti al 90′ quando concede solo tre minuti di recupero. Finisce così al San Paolo con i fischi dei tifosi tutti per l’arbitro ravennate e forse anche rivolti al presidente De Laurentiis, che ancora una volta non ha completato adeguatamente una rosa di alto livello atta a competere per lo scudetto.