Italia, si cambia: obiettivo qualificazione

Massimo Ciccognani

STOCCOLMA Adesso mettiamo in campo il meglio, anche i Santi, a cominciare da San Siro dove domani giocheremo la partita più difficile della nostra più recente storia. Con il Cremlino ancora lontano e l’apocalisse che è ancora un incubo da allontanare in fretta. Milano ultima spiaggia a destra perché a sinistra c’è il precipizio dove l’Italia si è infilata dopo la stolta notte della Friends Arena. Che nessuno si aspettava e che al netto delle recriminazioni deve essere rivaltato. Gli azzurri sono rientrati in Italia e nel quartier generale della Pinetina a Milano preparano l’assalto alla qualificazione. Oggi conferenza alle 13.30 e rifinitura. C’è da ribaltare l’1-0 di Stoccolma. Come? Partiamo dal modulo. Ventura vorrebbe presentate un 4-2-4 molto offensivo ma anche a rischio contropiede svedese da evitare come la peste perche un eventuale gol dei nostri avversari in trasferta aumenterebbe la frenesia che non è mai alleata, con lo spostamento di Barzagli a destra e il ripiegamento di Darmian a sinistta. In mezzo Gagliardini prendera il posto di Verratti, mentre davanti la scelta è ridotta a Zaza o Eder per affiancare Immobile con Insigne largo a sinistra e naturalmente Candreva dalla parte opposta anche se scalpita Florenzi. L’alternativa, che piace più alla squadra, è il 3-5-2 con il solo inserimento di Gagliardini in mezzo e uno tra Zaza ed Eder al posto di Belotti da affiancare a Immibile, lasciando però fuori Insigne. Ma c’è una terza variante, ovvero il 3-4-3 dando la possibilità ad Insigne di giocare come meglio sa la davanti, con Immobile prima punta e a destra Candreva anche se scalpirano El Shaarawy e Bernardeschi.

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