L’Inter sa anche soffrire. Passa a Verona (2-1) conteo un’Hellas mai doma, e si riprende il secondo posto a due punti dalla capolista Napoli. Nerazzurri avanti al 36’ del primo tempo grazie ad un inserimento vincente di Borja Valero su centro di Candreva che ha trovato impreparata la difesa scaligera. Verona che non si è arreso e che nella ripresa ha creato non pochi perocoli. Al 15’ della ripresa i gialloblu raccolgono i frutti del loro pressing: intervento scomposto di Handanovic che per anticipare Cerci lo stende al limite dell’area. Gavillucci non decide, attende che la palla vada fuori poi si consulta col Var che lo richiama alla visione dell’azione. E l’arbitro non ha dubbi, è calcio di rigore. E a quel punto Pecchia spedisce in campo Pazzini che va sul dischetto mentre era pronto Cerci che non la prende bene, ma l’ex attaccante azzurro non fallisce la trafornazione: 1-1, ma il pari dura appena otto minuti. Il tempo necessario a Perisic per riportare avanti i suoi con una conclusione rabbiosa da fuori area che gonfia la rete veronese. Finale all’arma bianca col Verona che insegue il nuovo pari e con l’Inter ad agire di rimessa alla ricerca del gol della sicurezza. Che non arriva, con Pazzini che ci va vicino ma non riesce a correggere in rete un centro di Fares. Il Verona ci prova fino alla fine con generosità ma il pari resta una chimera. Vince l’Inter che dimostra di saper anche soffrire, conquistando tre punti d’oro che consentono a Spalletti di scavalcare Juve e Lazio e riprendersi in solitaria il secondo posto a meno due dal Napoli capolista. E l’Inter va, spedita. Sognare si può.