Semplicemente bella. La Lazio di Inzaghi impiega un nulla per archiviare la pratica Benevento. Finisce 5-1 per la banda di Inzaghi che continua a volare alta come la sua aquila. Gioco pulito, arioso, ma soprattutto concretezza, gli ingredienti dell’undici biancoceleste. Vero che il Benevento è gran poca cosa, ma non intacca la qualità del gioco espressa dai biancocelesti. Inzaghi si affida ancora una volta al 3-5-1-1 con Immobile terminale offensivo e Luis Alberto alle sue spalle. La sblocca subito Bastos dopo neppure quattro minuti. Giocata da calcio d’angolo di Luis Alberto con palla che scavalca tutta la retroguardia beneventana e arriva dalla parte opposta sul secondo palo dove intanto si era defilato Immobile che di testa la mette in mezzo. Bastos è il più lesto di tutti e la mette dentro. Lazio padrona del campo, fa quello che viole e al 13′ arriva il raddoppio con il suo uomo di maggior peso, ovvero Ciro Immobile che raccoglie un filtrante di Milinkovic Savic prima di scaricare un diagonale imprendibile per Brignoli. Il Benevento guarda e avrebbe voglia di battere le mani ai biancocelesti non fosse per una classifica che ancora li vede a zero punti e da ridere c’è veramente poco. Altri dieci minuti e la Lazio cala il tyris, con Marusic. Lulic innesca Immobile che la mette sul secondo palo dove Marusic, solo, non deve far altro che depositarla in rete: 3-0 dopo appena 23′ e partita virtualmente chiusa con la Lazio che amministra senza strafare grazie ad un possesso palla infinito dando l’impressione, e non solo quella, di poter colpire ad ogni affondo. Primo tempo senza storia, troppa Lazio. E non cambia la musica nella ripresa anche se il Benevento di De Zerbi adesso ci prova approfittando di un rallentamento dei biancocelesti che sembrano quasi non voler infierire. E così al 10′ della ripresa ecco il gol dei padroni di casa, gran conclusione di Ciciretti, Strakoska respinge ma sulla ribattuta trova Lazaar a ribadire in rete. Non è certo il gol che riapre la partita, ci mancherebbe altro perché la Lazio continua a tenere il pallino del gioco e rischia nulla. Negli ultini venti minuti entra Nani, qualità e piedi buoni che si vedono, eccome. Il portoghese ha uno spunto geniale sulla sinistra, supera due avverdsari poi vede a rimorchio l’arrivo di Parolo, lo serve e il piattone dell’azzurro fa poker. Fine dei giochi, anzi noi perché nel finale arriva anche il pokerissimo del portoghese, ben imbeccato da Immobile, facile facile per Nani mettere dentro e stavolta chiuderla definitivamente. Cinque a uno, gioco, qualità e concretezza per una Lazio che giustamente può continuare a sognare, in Italia come in Europa. E poi un super Immobile che tra qualche giorno dovrà fare gli straordinari e tornare utile alla causa azzurra perché con la Svezia ci sarà tanto bisogno dei suoi ghol per andare al mondiale di Russia. Per la Lazio tre punti d’oro per i biancocelesti che agganciano in vetta Juve e Napoli con gli azzurri che scenderanno in campo tra poco. Scavalcata l’Inter attesa domani alla trasferta di Verona. Ma quello che conta, è che la Lazio c’è e tutti, nessuno escluso, dovranno farci i conti.