Lazio a Benevento per continuare a volare. E Diaconale difende la società dalle accuse di antisemitismo

La Lazio insegue l’ottava vittoria in stagione domani a Benevento ancora ultimo a zero punti. E proprio per questo Simone Inzaghi mette in guardia i suoi. “Cali di tensione ci possono essere, ma alleno una squadra matura, ho fatto vedere ai ragazzi l’ultima partita del Benevento. Non meritavano di perdere, il cambio di allenatore gli ha dato una scossa. Mercoledì siamo stati fantastici, ma abbiamo messo in pericolo il risultato. Vogliamo continuare a far bene. Certo, qualche cambio ci sarà anche se abbiamo recuperato bene. Nani sta bene e a Bologna l’ho visto reattivo. Ma stanno tutti bene, deciderò domani. Ripeto, affrontiamo una squadra che merita rispetto perché ha voglia di riprendersi e nell’ultima partitya l’ho vista bene. Lulic? Già al rientro da Bologna era tutto chiarito e ha capito di aver sbagliato. Remiamo tutti nella stessa direzione”.

Ma la settimana che si chiude è stata tormentata per la Lazio e i suoi tifosi in merito agli adesivi affissi durante la gara con Cagliari. Ai microfoni di Lazio Style, in attesa che la giustizia sportiva faccia il suo corso, è intervenuto il portavoce biancoceleste Arturo Diaconale. “Questa settimana è stata difficile e ritengo che siamo stati sottoposti ad una campagna di linciaggionei confronti del Presidente, della Società e dell’intera tifoseria biancoceleste.  Siamo vittime di una campagna di fango scaturita da un episodio che ha portato a 16 Daspo rispetto ad uno stadio di 30 mila persone e ad una Curva di 10 mila unità. L’episodio va rapportato quindi alle sue dimensioni esatte. Bisogna prevenire avvenimenti simili, ma senza giustificare questa marea di fango planetaria che si è gettata contro di noi. Le accuse di slealtà sportiva, saranno smontate perché ciò che è stato svolto dalla Società è stata un’azione pienamente legittima”. 

 

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