Massimo Ciccognani
LONDRA Umori contrastanti a fine partita tra Chelsea e Roma. Soddisfazione mista a rabbia per Di Francesco che ha avcarezzato il sogno di sbancare Stamford Bridge. Pacata soddisfazione per Conte che è stato ad un passo dal clamoroso tonfo interno rimediato nel finale da Hazard grande protagonista insieme a Dzeko.
QUI ROMA “Abbiamo commesso delle ingenuità, di concetto nelle giocate, un terzino non deve fare l’uno due interno, ma esterno. Ma abbiamo creato tanto e si è vista la qualità del gioco – ha detto Di Francesco – . Nella gara vedevo una squadra che interpretava in meglio quello che ho chiesto. Dovevamo prendere i centrali e pressare gli esterni, è stato fatto bene. Se non fai gol o commetti ingenuità, alla fine paghi. Avremmo meritato di più, quando giochi così certe partite devi portarle a casa. In Champions meglio che in campionato? Abbiamo lottato anche in campionato. Col Napoli non abbiamo avuto nel primo tempo il giusto atteggiamento, oggi nonostante il 2-0 iniziale, abbiamo il 70% di possesso, siamo venuti a fare la partita. Col Napoli non ci siamo riusciti. Da oggi c’è consapevolezza, non presunzione, se lavoriamo come voglio possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Dzeko? E’ nato per fare questi gol, ha grande disponibilità verso i compagni ed ha fatto la differenza. Tende ad aprirsi un po’ troppo sulle fasce, lui deve coprire tanto la zona centrale sia in fase offensiva che difensiva. Ci ha permesso di fare una grande pressione sugli avversari”.
QUI CHELSEA “L’impegno dei giocatori è stato massimale, li devo ringraziare. Nel primo tempo c’è stata sofferenza, la scelta di cambiare sistema non ha pagato, ci ha tolto certezze. Abbiamo giocato in maniera improvvisata, non riuscivamo ad essere propositivi e pericolosi nonostante i due gol di vantaggio. Era una gara particolare, mi assumo la responsabilità della scelta. Volevo rinforzare il centrocampo mettendo Luiz e non ha pagato. Abbiamo pareggiato contro una buonissima Roma e posso solo elogiare i miei giocatori. Non abbiamo dato la sensazione di dominarla nemmeno sul 2-0. L’impegno è stato grande sennò l’avremmo persa”.