Liga / Barcellona per la fuga e “l’indipendenza”, Real per rimettersi in gioco

DANIELE ORIETI

MALAGA Domani si torna in campo per la sesta giornata di Liga Santander. Turno importantissimo sia per la testa della classifica che per la coda, essendo in programma molti scontri diretti. In testa il Barcellona affronterà per la prima volta nella storia della Liga il Girona nel derby Catalano. Blaugrana a punteggio pieno, quindici punti in cinque partite e soprattutto con Messi in piena forma, capocannoniere con nove goal. La squadra di Valverde cercherà di sfruttare lo scontro diretto tra gli attuali secondi del Sevilla contro i terzi dell’Atletico Madrid. Partita delicata sia per la futura qualificazione in Champions sia per la vittoria finale della Liga. Eventualità questa che vale soprattutto per la squadra di Simeone pronta sempre a sfruttare errori dei diretti avversari e costantemente tra i primi della classe. Ma quella di domani sarà anche una partita politica per i blaugrana. Dopo gli arresti e le perquisizioni eseguiti dalla Guardia civile spagnola negli edifici del governo catalano, il Barcellona calcio in un comunicato ufficiale appoggia la decisione della Catalogna di tenere il referendum per l’indipendenza, nonostante sia stato imposto il divieto da parte delle autorità spagnole. Nel comunicato, il Barcellona spiega di stare dalla parte «della democrazia, della libertà di espressione e del diritto all’autodeterminazione», e condanna «ogni atto che può limitare l’esercizio di questi diritti». Ma torniamo al calcio. Sesto turno pieno di tensione (anche se facile sulla carta) per il Real Madrid. I campioni in carica saranno di scena sul campo dell’Alaves nel pomeriggio di domani. Zidane vorrà il massimo dai suoi giocatori, obbligati a non perdere altri punti sul Barcellona, attualmente con sette punti di vantaggio, in particolare dopo il clamoroso ko interno nel turno infrasettimanale contro il Betis. Anche se in difficoltà, quella madridista (oltre Benzema out Marcelo per un mese) è una squadra abituata a recuperi e rimonte storiche. Contro l’Alavez per il riscatto, questo il concetto principale di Zinedine Zidane nella conferenza stampa odierna. Il tecnico francese non sembra del tutto preoccupato per la sfida di domani e per la situazione di classifica: “Sarei preoccupato se i punti di distacco dal Barcellona fossero più di 10, dato che alla fine della stagione mancano ancora 33 partite, abbiamo tutto il tempo per recuperare. Per quanto riguarda il mio modo di affrontare le situazioni non lo cambierò mai, sono tranquillo e dimostrerò di poter stare ancora sulla panchina del Real Madrid. Non so quando vedremo il miglior Bale, contro il Betis ha giocato una buona partita vedremo cosa succederà già domani.  Faremo ancora del turnover, nessun giocatore anche se di vent’anni non può giocare 70 partite a stagione. Tutti hanno bisogno di riposo sia mentale che fisico. Per la partita di domani non sarà presente ovviamente Marcelo e su Kross abbiamo dei dubbi avendo preso un colpo sulle costole nell’ultima partita. Comunque sono molto ottimista, abbiamo un’ottima occasione e la sfrutteremo”. Ultima nota la riserva alla presenza del figlio Enzo nella squadra dell’Alaves: “Sono molto felice per lui e sta facendo un buon lavoro. Ma domani io sarò per il Real Madrid e lui mio avversario”. Altro scontro diretto ricco di interesse si giocherà domenica sera alle 20.45 tra Real Sociedad e Valencia. Partita importante per la qualificazione finale in Europa League o addirittura per il quarto posto valido per la Champions.Per la coda della classifica, domenica pomeriggio  due scontri diretti interessanti, Espanyol-Deportivo La Coruña e Eibar-Celta. Chiuderanno il sesto turno: Malaga-Athletic Bilbao; Getafe-Villarreal, Las Palmas-Leganés, Real Betis-Levante.

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