CHAMPIONS / Emozioni senza gol all’Olimpico: pari tra Ro

MASSIMO CICCOGNANI

È pari all’esordio per la Roma in Champions. All’Olimpico contro l’Atletico Madrid finisce zero a zero, ma quante emozioni. Un primo tempo godibilissimo con l’Atletico che parte meglio ma con la Roma che ribatte colpo su colpo. Un primo tempo intenso senza soluzione di continuitá. L’Atletico prova subito a fare la voce grossa e sul centro di Felipe Luis dopo tre minuti, é perfetto l’impatto di Saul ma il piattone dello spagnolo si perde di poco a lato. La Roma gioca in un fazzoletto, magari un po’ contratta, ma regala nulla al più nobile avversario. Alisson chiude bene su Griezmann poi la Roma inizia a carburare. Capisce che é il momento di affondare qualche colpo e al minuto 17 Defrel ha la palla buona incrocia sul secondo palo e palla di poco a lato. Si gioca su sottili fili di equilibrio. Saul e Felipe Luis tengono in apprensione Bruno Peres che è ispirato e concede nulla. Manolas tiene Griezmann e non è facile. In mezzo sono battaglie autentiche perchè Nainggolan fa sentire il fiato sul collo di Gabi, bel duello. Davanti Perotti e Defrel sonoo ispirati e non posso dormire sonni tranquilli Juanfran e Felipe Luis, mentre Godin ha quasi sempre la meglio su Dzeko. La partita si apre, ci prova Perotti, fuori di un nulla, poi Oblak deve accartocciarsi per chiudere su una conclusione velenosa di Nainggolan dal limite. La Roma c’è e l’Atletico perde un tantino della sua spavalderia. Dopo la mezz’ora però l’Atletico ha la palla buona su una velocissima ripartenza. Velo di di Vietto, koke colpisce a botta sicura, salva Manolas a un passo dalla linea. Dzeho si ritrova tra i piedi una palla ghiottisima su imbeccata di Strootman ma la spreca calciando male. Ripresa. L’Atletico riparte forte, la Roma arretra un po’ il baricentro e Alisson chiude benissimo su una percussione di Vietto che di lì a poco lascia il posto a Correa. Dentro pure Carrasco per dare incisivitá alla prima linea spagnola, la mossa di Simeone. La Roma arretra un po’ troppo, Dzeko appare troppo morbido e non lascia spazio alle ripartenze giallorosse. Adesso meglio l’Atletico che entra con più facilitá nelle maglie della retroguardia giallorossa. Alisson salva su Correa, spagnoli più incisivi. Serve un cambio perchè adesso la Roma soffre troppo con l’Atletico che prende campo e guadagna angoli. La Roma si abbassa troppo e l’Atletico spinge, giallorossi impauriti. Di Francesco richiama Defrel e inserisce Fazio e avanzando Bruno Peres. Ma l’Atletico continua a spingere ma la Roma prova, un po’ timidamente, a farsi vedere dalle parti di Oblak. L’Atletico spinge con la Roma adesso disposta con un insolito 5-3-2 in fase di non possesso per limitare gli avanti spagnoli e provare a colpire in controgioco. Non facile. Finale all’arma bianca. Perotti va giù toccato da Juanfran. Di Francesco gioca la carta Pellegrini al posto di Nainggolan toccato duro alla coscia. Che finale. C’è da soffrire all’Olimpico perchè l’Atletico vuole vincere, ma la Roma non è disposta a spostarsi. Adesso contano anche le energie. Ultimi dieci minuti, é una battaglia. De Rossi giganteggia, tiene unita la squadra giallorossa, mentre Juan Jesus giganteggia lá dietro dove c’è bisogno di muscoli e testa. Alisson, il migliore, si guadagna gli applausi dell’Olimpico chiudendo bene su una percussione dei colchoneros di Carrasco. Kolarov va giù in area, ma anche stavolta per l’arbitro Mazic non ci sono gli estremi. Perotti è infaticabile, va su tutti i palloni e tiene la Roma in avanti. Perotti spaventa i colchoneros, se ne beve tre ma cade prima di poter far male. Generosa la Roma. Ultimi due minuti anche per El Shaarawy al posto di Dzeko. Tre minuti di recupero. Alisson salva su un colpo di Saul. E finisce qui con un punto importante per la Roma che davanti a un grande avversario non ha abbassato la testa. Ha sofferto, stretto i denti. Qualcosa deve essere migliorata, ma per ora va bene anche così. Nell’altra partita del girone il Chelsea ha travolto il Qarabag oer 6-0 con gol di Pedro, Zappacosta, Azpilicueta, Babayoko, Batshuayi, Medvedev.