MASSIMO CICCOGNANI
MADRID Doveva essere la partita della svolta. E lo è stata, ma per la Spagna che al Bernabeu ha demolito l’Italia e conquistato il pass per il prossimo Mondiale potendo iniziare da subito a preparare la spedizione in Russia il prossimo anno. Povera Italia, scioccata e umiliata dalla forza e qualità di una Spagna semplicemente devastante. .Emozioni e brividi a fior di pelle in un Bernabeu che si trasforma nell’Arena di Spagna. L’Italia abbassa la testa, fa flanella in uno stadio tinto di rosso. Vince la Spagna che demolisce l’Italia: 3-0 con doppietta di Isco e gol di Morata. Diciamolo subitro, non c’è stata partita. Divario netto anzi, nettissimo. Da una parte una squadra che gioca, bene, a pallone, dall’altra una squadra, l’Italia, che deve mangiarne d’erba prima di poter assurgere a grande. Parte fortissimo la Spagna in un Bernabeu che è una bolgia, 73mila spettatori, uno stadio-arena completamente rosso. Non è l’effettop Bernabeu a frenare l’Italia, ma la forza di una Spagna che in tempi brevi, dalla delusione europea in Francia, ha saputo ritrovare il bandolo della matassa. Lopetegui ha saputo lanciare i giovani, ha trovato in Isco e Asensio, le niuove stelle del Madrid, due punti di riferimento. E stasera ne ha dato conferma, togliendo dai primi undici i londinesi Pedro e Morata per far posto appunto a Isco e Asensio. Che anche in maglia rossa non hanno tradito. Isco ha segnato due gol, Asensio è stato letteralmente devastante. L’Italia parte col freno a mano tirato, la Spagna la cxostringe nella sua metà campo. Verratti non fa in tempo a scaldarsi che prende subito un giallo. Italia nervosa, impalpabile, spagnoli che fanno viaggiare la palla alla velocità della luce. Un tocco e via, e l’Italia a soffrire, in attesa di ripartenze che solo saltuariamente gli spagnoli hanno concesso. Il vantaggio arriva dopo 13′, dopo un fallo di Bonucci che ferma con le cattive Asensio. Si prende il giallo e salterà il match di martedì con Israele. La batte Isco, una pennellata d’autore e palla all’incrocio: 1-0. L’Italia non c’è proprio, davanti i palloni non arrivano, l’atteggiamento non è quello giusto. Altro che spregiiudicatezza invocata alla vigilia. Al 22′ il primo guizzo azzurro, quando arriva in area il primo pallone giocabile per Belotti che stacca bene ma De Gea è reattivo e devia di pugno. Tutta qui l’Italia. La Spagna però gioca troppo bene al calcio. Carvajal si beve Insigne e incrocia sul secondo palo, ma stavolta Bonucci ci mette una pezza. Spagna troppo bella, tiene palla, Isco non dà punti di riferimento, Asensio è un fulmine di guerra. Il raddoppio è nell’aria e lo firma ancora il malagueno del Real che riceve palla, si accentra e fulmina imparabilmente Buffon sul primo palo. Goduria Spagna, Italia in ginocchio. Spagnoli devastanti e neppure la ripresa cambia i connotati di una partita segnata. La Spagna a volte dà l’idea di rallentare, ma è un’illusione. Ventura prova a inserire Eder e Bernardeschi per Candreva e Belotti, ma la musica non cambia. Sempre e solo Spagna. Umiliata, offesa e strapazzata la piccola Italia. Isco ne fa un’altra delle sue, pesca col contagiri Carvajal e stavolta Buffon evita il 3-0. Che però arriva a stretto giro, stavolta su un centro dalla destra ad incrociare di Sergio Ramos che Morata, subentrato a Iniesta, deve solo appoggiare in rete: 3-0 e fine dei giochi. Stravince la Spagna che vola in Russia. Per l’Italia la strada che porta al Mondiale è ancora lunga e pure difficile. Ma adesso, subito in piedi.