MASSIMO CICCOGNANI
L’Inter sbanca l’Olimpico e dà un segnale fortissimo al campionato. Vince 3-1, passivo troppo pesante per una Roma che per un’ora ha fatto la partita, è andata in vantaggio grazie a Dzeko dopo 15′, ha colpito tre legni che potevano rappresentare il colpo di grazia per in’Inter apparsa poco Spallettiana e molto anarchica e si è vista negate un solare calcio di rigore. Poi dopo 70′ ecco l’Inter. Joao Mario subentrato a Gagliardini ha dati qualità e ordine. E i nerazzurri sono ripartiti. Ma la Roma ha avuto subito la palla del 2-0 se fosse stato concesso il giusto rigore su Perotti. E dal possibile 2-0 all’1-1 è stato un battito di ciglia. Icardi ha pareggiato con un guizzo da rapace d’area, ma la Roma non ha mollato, El Shaarawy si è visto salvare la palla del 2-1 sulla linea e lì s’è capito che per la Roma non era giornata, tanto che un minuto dopo ancora Icardi si girava bene in aerea e faceva 2-1. Ci provava Nainggolan, doppia conclusione, bravo Handanovic. E a nove dalla fine il terzo gol di Vecini che appoggiava in rete un centro al bacio di Perisic. Fine dei giochi. Vince l’Inter, cinica, crudele e spietata. La Roma esce a testa alta. Ci ha messo tecnica, anima e cuore, ma non è bastato. Il calcio è fatto di episodi e stasera hanno punito i giallorossi perchè tre legni non si possono regakare a nessuno. Ora attenti all’Inter. È squadra, sta crescendo e sara tra le protagoniste della stagione.