Il Real si riprende la testa della Liga, ma quanta sofferenza. Emozioni da cuori forti allo stadio della Ceramica di Villareal. Un’ora di nulla, con il Real che affonda sotto i colpi del sottomarino giallo che in cinque minuti ad inizio ripresa, stende il Madrid. Vantaggio Trigueros, raddoppio Bakambu, il Real vede le streghe a soli tre giorni dalla sconfitta di Valencia. Ronaldo colpisce un clamoroso palo, poi al 20′ la riapre Bale di testa su centro di Carvajal. Il Real insiste, si è svegliato dopo un’ora di torpore. Il pari arriva su calcio di rigore per un mani in area di Bruno Soriano dopo una conclusione di Tony Kroos. Dal dischetto Cristiano Ronaldo non perdona. Esce Benzema, dentro Morata. E l’ex juventino ci mette appena sei minuti per timbrare il cartellino. Cross dalla sinistra di Marcelo,la testa del canterano e Madrid fa festa. Real che ritorna in testa e con una partita da recuperare con il Celta Vigo. Madrid 55, Barcellona 54, Siviglia 52. Il Barcellona passa al Calderon (2-1), crolla l’Atletico che adesso dovrà solo pensare a mantenere il quarto posto dall’assalto della Real Sociedad che è dietro di un solo punto. L’Atletico fa la partita, gioca mezz’ora di grande calcio ma non graffia. Nella ripresa  c’è più equilibrio, rotto al 16′ da un guizzo di Rafinha che in diagonale supera Oblak approfittando di un rimpallo favorevole. L’Atletico non ci sta e sei minuti dopo trova il meritato pari grazie a Godin che anticipa tutti di testa e mette alle spalle di ter Steghen. Il gol che decide la sfida del Calderon arriva a tre minuti dalla fine, con Messi anche stavolta frutto di un rimpallo favorevole. L’argentino prima si fa chiudere da Savic poi è lesto sulla ribattuta ad anticipare Oblak e chiudere i conti. Campionato fantastico tutto da vivere, fino alla fine.