E’ tutto pronto. Domani sera l’Inter sfiderà il Barcellona orfano di Leo Messi nel magnifico e maestoso tempio del Camp Nou. Una partita suggestiva che non può non rievocare alla mente la stagione 2009/2010 quando i nerazzurri affrontarono i blaugrana ben 4 volte. Chiaramente, le partite che rimarranno scalfite nel cuore degli interisti riguardano la semifinale di Champions. All’andata in casa l’Inter fermò all’epoca la squadra più forte del mondo con un pazzesco 3 a 1 mentre al ritorno, il muro di Mourinho riuscì nell’impresa di resistere alle fiammate catalane conquistando la finale poi vinta contro il Bayern. Questa è però un’altra storia. La sfida di domani rappresenta in un certo senso uno spartiacque. Dopo anni complicati, i nerazzurri tornano a giocarsi una partita contro un top club mondiale, nella meravigliosa cornice della Champions League. Un match particolare anche per Mauro Icardi che sfida il suo passato giovanile. L’esame derby è stato superato, arriva ora l’esame europeo. Anche senza Leo Messi, il livello di difficoltà è notevole visto che davanti ci sarà gente come Dembelé, Suarez e il grande ex Coutinho. Per questo Spalletti alla vigilia ha voluto mantenere alta la concentrazione. “Nel Barcellona c’è talento in qualsiasi parte del campo, è una delle squadre più forti al mondo. Loro sono i favoriti ma noi dobbiamo avere grande autostima e la cosa importante è non sconfinare nell’arroganza perché stiamo attraversando un buon momento. Isoliamo la partita dal momento, ripartiamo con umiltà e con grande spessore mentale pronti a sacrificarci e a faticare. Abbiamo sognato di giocarci partite del genere. L’assenza di Messi? Messi è un giocatore unico. Quando pensi di aver visto tutto nel calcio arriva e ti sorprende. Ciò non toglie che il Barca rimane una squadra fortissima. Per questo dobbiamo essere bravi a gestire il pallone, so che questa cosa può sembrare un paradosso in quanto giochiamo al Camp Nou ma è l’unica soluzione. Non dobbiamo diventare succubi dell’avversario. Dobbiamo avere la convinzione di potercela giocare, guardiamo oltre quello che vediamo. Che scelte farà Valverde? E’ una domanda difficile perché ha tante opportunità. Ci sono giocatori veloci e tecnici che offrono molte varianti. Mi aspetto un 4-3-3. Colgo l’occasione per ringraziare Rafinha, fondamentale nel perseguire l’obiettivo lo scorso anno”. Sulla formazione. “Miranda giocherà. Bisognerà vedere come sta Brozovic, Perisic invece sta meglio. Se Lautaro farà il trequartista? Non mi sembra che il Barcellona sia un buon banco di prova per fare gli esperimenti. Abbiamo la necessità di gestire il pallone. E’ importante mantenere gli equilibri”.
Anche Icardi ha rilasciato alcune dichiarazioni. “Tornare a giocare qui è emozionante. Sono andato via perché era difficile arrivare in prima squadra. Quando ho saputo che non c’era Messi mi è dispiaciuto perché è uno stimolo giocare contro i più forti. E’ ovvio che cercheremo di approfittarne”.