Premier. Liverpool per l’allungo, Nottingham sogna

Daniele Oliviero

Era ora. Si tratta dell’espressione che nell’ultimo periodo va per la maggiore tra i tifosi del Notthigham Forest. Una parola che si avvicina più ad un urlo liberatorio per una tifoseria che ne ha sempre viste passare di cotte e di crude. Quella dei Treck Trees è una storia vissuta tra i grandi e inanellata di successi come scudetti, coppe inglesi e persino due Coppe dei Campioni consecutive alla fine degli anni 70 con Brian Clough. Poi un lungo periodo di sali e scendi tra Premier e Championship, per culminare negli anni 2000 con un’interminabile stagnazione in Serie B durata fino a qualche anno fa con la promozione nel 2022. Dopo tanti anni d’inferno è stato conquistato con molte fatiche il purgatorio, che per fortuna non è durato molto prima di arrivare a quello che, per il momento, sembrerebbe il paradiso. Giocatori di qualità, squadra compatta e ben assemblata, una società con buone fondamenta e ciliegina sulla torta un allenatore ritrovato come Espirito Santo. Risultato? Raccolti 48 punti, fatto fuori qualche big tra cui Liverpool, United e Tottenham, ai quarti di FA Cup e conquistato il terzo posto in solitaria. Ma prima di dire gatto bisogna averlo nel sacco. Il Notthigham viaggia a vele spiegate in campionato ma manca ancora tanto per tagliare il traguardo con il bottino della qualificazione in Champions tra le mani. Chelsea e City sono in agguato, e proprio quest’ultimo sarà il grande test da superare. La 28esima di Premier si accende con il botto con la sfida per il terzo posto tra Notthigham Forest e City. Le Treck Trees sono fiduciose, ma se la stagione si sta rivelando una sorpresa non si può dire lo stesso delle ultime cinque partite, le quali hanno portato tre sconfitte, un pareggio e una sola vittoria. Dal canto suo, i Citizens fanno poco meglio con tre vittorie e due sconfitte, con i numeri dell’andata a loro favore che parla di uno schiacciante 3-0. Ma il cruccio da risolvere è quello degli infortuni: con Akanji, Stones ed Ake fuori dai giochi, le chiavi della retroguardia vengono affidate a Dias e ai due acquisti nuovi di zecca Khusanov e Reis.

Domenica da non perdere con lo scoppiettante duello tra United ed Arsenal. Sarà il confronto tra due squadre deluse che hanno perso la loro stella polare in campionato: i Gunners hanno già visto sfumare le ultime briciole di speranze per lo scudetto quando il Liverpool capolista, che affronterà il Southampton ultimo in classifica ad un passo dalla retrocessione, ha staccato a +13 dalla vetta; Per i Red Devils i conti si sono già chiusi da un pezzo, e il tracollo al 14esimo posto e l’uscita recente dalla FA Cup ne sono la conferma. Ed è azzerando tutto che rimane soltanto (si fa per dire) il presupposto per un grande spettacolo. Amorim e Arteta sono pronti a regalarci una gara schietta e vivace perché la posta in gioco è minima e una battuta d’arresto poco cambierebbe la sostanza dei fatti. Entrambe si affronteranno a faccia aperta garantendo un match autentico come non si vedeva dagli anni di Ferguson e Wenger, che portarono la rivalità tra le due squadre al suo picco durante la lotta scudetto. Ne vedremo delle belle.

Il calendario della 28esima:

Nottingham – City (08/03 ore 13:30)

Brighton – Fulham (08/03 ore 16)

Crystal Palace – Ipswich (08/03 ore 16)

Liverpool – Southampton (08/03 ore 16)

Brentford – Aston Villa (08/03 ore 18:30)

Wolves – Everton (08/03 ore 21)

Chelsea – Leicester (09/03 ore 15)

Tottenham – Bournemouth (09/03 ore 15)

United – Arsenal (09/03 ore 17:30)

West Ham – Newcastle (10/03 ore 21)