Champions, domani City-Real. Ancelotti: “Il nostro obiettivo è arrivare a Parigi”

Massimo Ciccognani

MANCHESTER L’attesa corre sottilissima sul filo di una partitissima, quella tra City e Real, due squadre nate per vincere. Anche se Ancelotti, in conferenza, si toglie subito qualche sassolini dalle scarpe. “A inizio stagione in pochi pensavano che saremmo andati lontano in Champions? Sì, ricordo quello che dicevano la stampa e l’opinione pubblica in generale. Adesso però in semifinale ci sono due squadre che nessuno immaginava, noi e il Villarreal”.

Schietto come nel suo carattere, Carlo da Reggiolo apre a questa sfida dell’Etihad contro l’undici di Guardiola, con la consapevolezza che il suo Real possa giocarsi alla pari le opportunità per andare in finale. Perché per il Real, da sempre, il vero obiettivo è sempre stato raggiungere la finale. “In questo tipo di partite c’è un misto di felicità, perché siamo molto vicini alla finale della competizione più importante del mondo, e la preoccupazione di giocare contro una squadra forte. Ci siamo abituati, perché in questa Champions League abbiamo avuto partite molto dure contro squadre che erano tra le favorite alla vittoria finale. Abbiamo lottato, è andata bene e domani lotteremo ancora. Bisogna giocar bene, il fatto che la regola sia cambiata rende il doppio confronto ancora più aperto”.

Ha parlato a lungo con i suoi e li ammoniti, mettendo davanti le insidie che dovranno affrontare. “La fase difensiva sarà molto importante, se non giocheremo in maniera compatta soffriremo. Poi ovvio che quando avremo la palla dovremo sfruttare le nostre caratteristiche. La pressione sarà simile per entrambe le squadre, per noi non è un successo arrivare in semifinale, il nostro obiettivo è qualificarci per la finale. La nostra storia conta molto in questa competizione, ma è una responsabilità in più, un qualcosa di positivo per i nostri giocatori”.

Sulla formazione giusto qualche dubbio che scioglierà soltanto poco prima del via. “Mendy sta bene. I dubbi riguardano Alaba e Casemiro, ho fiducia, ma molto dipenderà anche dall’ultimo allenamento. Vediamo come stanno e poi decideremo. Il vero dubbio è se schierare due o tre attaccanti, ma la qualificazione comunque si deciderà nel match di ritorno a Madrid”.