Massimo Ciccognani
TORINO Il derby è bianconero. La Juve mata un piccolo Toro e vola in semifinale dove troverà l’Atalanta vittoriosa ieri contro il Napoli. Decidono gol di Douglas Costa e Mandzukic, ma all’atto pratico non c’è mai stata partita. Troppo netto il divario tra le due squadre, con il Toro che non ha fatto neppure sporcare i guanti a Szczesny. Solo Juve e basta. Campionato o Coppa Italia poco conta, c’è il derby e basta. Ecco Juve-Torino, ultimo appuntamento dei quarti di finale. E l’emozione del derby è sempre la stessa. Allehri sceglie Sturaro terzino e rilancia Rugani dietro insieme a Chiellini, in mezzo c’è finalmente spazio per Marchisio e in prima linea conferma per Dybala e riposo per Gonzalo Higuain. Mihajlovic dee rinunciare a Belotti e Ljajic, e inserisce newl tridente offensivo Niang accanto a Berenguer e Iago Falque. Si inizia e sono subito scintille perché anche il Toro, dopo l’impresa di Roma, vuole continuare a cullare un sogno. Gara fisica, scintille tra Rincon e Matuidi. La Juve attacca, il Toro che si difende con un 4-5-1, ma la prima palla è granata. Sturaro esce malissimo, cicca il pallone che arriva a Berenguer che tutto solo col mancino spara a lato della porta difesa da Szczesny. Juve subito padrona, gran giocata di Dybala che la mette dentro per Mandzukic anticipato dall’intraprendente Milinkovic. Che un minuto più tardi (16′) può nulla sulla sassara di Douglas Costa . Grande azione di Asamoah sfonda a siniostra e la mette in mezzo per Costa che la spedisce sotto l’incrocio. Dybala ha la palla del 2-0 ma solo in area spara alto. Immediata la replica del Toro che centra il palo esterno con Niang servito con un lancio millimetrico da sessanta meri. Malissimo Doveri, il direttore di gara di Roma, che non punisce un intervento ruvido di Burdisso in area ai danni di Dybala che finisce a terra. Era rigore, netto anche senza l’ausilio del Var che peraltro Doveri neppure consulta.. Toro in affanno dietro, Juve a cavalcare l’onda del vantaggio, padrona assoluta del campo. Quello bianconero è un assedio. Milinkovic salva alla disperata su una conclusione a botta sicura di Dybala. Il Toro annaspa e non riesce neppure ad uscire dalla propria metà campo, Juve che vuole subito il raddoppio. Mezz’ora di gioco, grandissima Juve anche con l’ampio turn over di Allegri che dimostra, magari ce ne fosse bisogno, della qualità ancge delle (presunte) seconde linee. Il Toro è ferito, mentre nella Juve funziona alla perfezione la catena di sinistra con Matuidi e Asamoah che affondano con continuità nella burrosa retroguardia granata. Si muove bene Dybala tra le linee, Pjanic dirige con maestria ed eleganza. Dybala prova il numero verso lo scadere, palla a giro fuori di poco. Solo Juve, Toro non pervenuto: 1-0 all’intervallo. E la musica non cambia nella ripresa. Allegri richiama Sturaro ed inserisce Lichsteiner. Mandzukic di testa in avvio sfiora il raddoppio d testa, ma un paio di minuti dopo impatta male il pallone su un centro al bacio dalla destra di Costa. Juve vicino al 2-0 con Matuidi che interviene in spaccata su un centro di Mandzukic, ma la conclusione viene sporcata da un difensore granata. Fuori anche Marchisio per Khedira. Il Toro prova a salire alzando il baricentro, Juve però attenta e pronta a ripartire. La Juve raddoppia al 67′. L’azione nasce da una palla rubata da Khedira ad Acquah. I granata si fermano e chiedono il fallo, Doveri lascia proseguire, palla a Mandzukic che solo davanti a Milinkovic la mette dentro. Protesta dei granata, Doveri ferma tutto e va a rivedere l’azione e decide che non c’è fallo e quindi è gol regolare. Esplode la rabbia di Mihajlovic e Doveri la spedisce negli spogliatoi. Proteste sciocche del Toro che anzichè fermarsi per protestare, avrebbe dovuto continuare a giocare una palla che era in suo possesso. Toro che adesso è troppo nervoso, Burdisso prende il giallo per un fallaccio su Dybala, granata che hanno perso la concentrazione e le distanze in campo, Juve che continua ad attaccare alla ricerca del terzo gol, ma la partita è in ghiaccio. Fuori Mandzukic, dentro Higuain negli ultimi quindici minuti di un derby a senso unico. Milinkovic si oppone a Higuain voglioso di timbrare il cartellino. E poi più nulla fino alla fine con il triplice fischio di Doveri che sancisce la vittoria della Juve che vola in semifinale dove troverà l’Atalanta di Gasperini vittoriosa al San Paolo sul Napoli, mentre l’altra sfida sarà tra Lazio e Milan. Vittoria meritatissima degli uomini di Allegri, che inverte i fattori ma il prodotto resta sempre lo stesso. Esce di scena il Toro che può consolarsi solo con la conferma di Milinkovic Savic. Può essere il portiere del futuro granata.