Massimo Ciccognani
MILANO Il ritorno sul luogo del delitto, perché di delitto… mondiale si è trattato. Proprio qui a San Siro appena pochi giorni fa sono sfumati i sogni azzurri di andare in Russia da parte della nostra Nazionale. Amarezza. Tanta. Perché bastava l’urlo di uno stadio pazzesco per farla nostra con la Svezia. Cosa che ha fatto l’Inter, trascinata dalla sua gente in una partita non facile contro l’Atalanta. La decide una doppietta di Mauro Icardi che vale il sorpasso alla Juve fermata a Marassi dalla Samp e il -2 dal Napoli capolista. San Siro abbraccia l’Inter nella notte che dopo il tonfo Juve a Genova, può permettere a Spalletti di diventare l’anti Napoli. Cinquantacinquemila spettatori, un amore ritrovato per la Beneamata. Novità nell’Inter, a sinistra non c’è Nagatono, dentro Santon. Ed è subito ritmo infernale con l’Inter che prova subito a schiacciare l’Atalanta che però non si fa intimorire. L’Inter pressa alto per togliere respiro ai bergamaschi di Gasperini. Borja detta i tempi, Candreva e Perisic provano a sfondare sugli esterni. Il tema nerazzurro interista è chiaro. Ma l’Atalanta c’è e non molla di un centimetro, tiene il campo con autorità e proprio la prima occasione è bergamasca con una conclusione radente di Hateboer da posizione defilata, con Handanovic che chiude in due tempi. L’Inter fatica in mezzo a trovare le misure, meglio l’Atalanta che tiene meglio il campo. Si scuote l’Inter, Borja Valero la mette in profondità per Icardi che resiste ad una carica e piazza una botta tremenda che Berisha blocca a fatica in due tempi. Icardi va a terra dopo un contatto con Toloi ma la decisione di Fabbri è giusta confermata anche dal Var Orsato: non è rigore.L’Inter prova ad alzare il ritmo ma la gara appare bloccata. Serve il guizzo d’autore che però non arriva e si va all’intervallo sullo 0-0 con tanto equilibrio e poche occasioni. Si riparte. Ed è subito Inter. Punizione al bacio di Candreva per la testa di Icardi lasciato colpevolmente solo a centro area. Lo stacco è perfetto ed è 1-0 Inter al sesto. Esplode San Siro. Gasperini corre ai ripari, fuori Ilicic, dentro Petagna. Adesso l’inerzia della partita è tutta dalla parte dell’Inter che può sfruttare al meglio le ripartenze con fulmine Icardi. Brividi su un controgioco Atalanta con Petagna che la mette in mezzo per il solo Gomez che spara alto. Non c’è un attimo di sosta, l’Inter quando parte sono dolori. Icardi è devastante e il capitano è ancora pronto all’appuntamento con il centro dalla destra di D’Ambrosio, anticipa Toloi e la mette dentro di testa per il 2-0 al 15′. Fuori Candreva dentro Brozovic, Inter padrona del campo, Atalanta sparita dopo il doppio Icardi, anche stasera una sentenza. Spalletti regala gli ultimi spiccioli di gara a Joao Mario che prende il posto di Borja Valero e poi a Eder che prende il posto di Mauro Icardi al novantesimo per la standing ovation del Meazza. E fino alla fine succede nulla e ai neroazzurri di casa va bene così. La vince l’Inter con una ripresa scoppiettante e con un Icardi extraterrestre. Sorride Spalletti che scavalca la Juve e diventa, al momento, l’avversario numero uno per il Napoli capolista. E anche San Siro ci crede, come non mai.