Liga / Il Valencia non si ferma più. Barça a fatica sul Siviglia. Atletico all’ultimo respiro e domani tocca al Real

Daniele Orieti

MALAGA Si scrive Valencia, si legge rivelazione. E’ la squadra che sta cambiando il modo di vedere la Liga. Acquisti oculati, sana gestione, undici partite di campionato, otto vittorie e tre pareggi, tradotto in soldoni fanno 27 punti, quattro in meno del Barcellona capolista. Suggestioni tante, ricordi che si perdono nelle notti magiche datate 203/2004 quando i giallorossi si laureano campioni di Spagna sotto la guida di Rafa Benitez. Era il Valencia, tanto per fare dei nomi, di Canizares, Albiol, Angulo, Garrido e del nostro Amedeo Carboni. E un sogno che torna alla mente dopo anni di anonimato e incertezze in questa stagione. Oggi il Valencia ha vinto l’ottava partita stagionale in Liga battendo per 3-0 al Mestalla il Leganes per effetto dei gol messi a segno da Parejo, Pereira e Moreno. A secco Simone Zaza, sostituito a dodici minuti dalla fine e che al momento di rientrare in panchina (foto) si è rifiutato di dare la mano al tecnico Marcelino. E al Valencia ha fatto seguito anche la vittoria interna della capolista Barcellona che in serata al Camp Nou ha domato un irriducibile Siviglia per 2-1. Catalani avanti dopo 23′ con Paco Alcacer, pari sivigliano  a inizio ripresa grazie a Pizarro. ma Cinque minuti dopo ancora Paco Alcacer su assist di Rakitic firmava il definitivo 2-1 che permette al Barça di tenere la vetta della classifica a +4 sul Valencia. Avanza anche l’Atletico Madrid, con l’undici del Cholo Simeone che all’ultimo respiro è riuscito a portar via l’intera posta dal Riazor di La Coruna. La vittoria porta la firma in calce di Thomas che al novantesimo ha scarditato la porta del Deportivo con l’Atletico che in virtù di questo successo sale a quota 23 in classifica generale, al terzo posto, scavalcando i cugini del Madrid impegnati domani sera alle 20.45 in casa, al Bernabeu, contro il Las Palmas.C on la solita compostezza e tranquillità Zinedine Zidane si è presentato oggi pomeriggio davanti ai giornalisti per la consueta “rueda de prensa” pre-partita. “Non stiamo attraversando certamente un periodo positivo o felice, ma anche nella passata stagione ci successe la stessa cosa. Questo è il calcio, dobbiamo pensare positivo e arriveranno i risultati come nella stagione passata. Sicuramente non sono il miglior allenatore del mondo ma neanche il peggiore, io rimango sempre lo stesso, non vivo di euforie, cerco di stare sempre nel mezzo. In più ho dei giocatori importanti che hanno da sempre messo la faccia anche nelle situazioni più difficili, so che ci tireremo fuori da queste difficoltà”.  Sulla piccola polemica di Cristiano Ronaldo al termine della partita di Wembley, ha aggiunto: “Cristiano ha detto che con James Rodríguez, Pepe e Morata eravamo più forti, a me invece non piace parlare di chi non c’è più. Preferisco guardare avanti e positivo. Carvajal e Bale sono rientrati in gruppo ma dobbiamo avere molta pazienza con loro, sono felice anche per il prossimo rientro di Kovacic nella rosa dopo molto tempo”. Il resto lo capiremo domani sera dove serve solo vincere per non perdere altro terreno dal vertice oggi distante otto punti.