Antisemitismo, la risposta del calcio: in campo il diario di Anna Frank


La Figc, d’intesa con il ministro per lo Sport e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), ha disposto l’effettuazione di un minuto di riflessione su tutti i campi di calcio per condannare i recenti episodi di antisemitismo e per continuare a coltivare la memoria della Shoah e l’impegno della società civile tutta, soprattutto assieme ai giovani, affinché ogni contesto sportivo sia luogo che trasmetta valori e formi le coscienze. Nel corso del turno infrasettimanale previsto nei campionati di Serie A, Serie B e Serie C e del turno previsto nel fine settimana per i campionati dilettantistici e giovanili, le squadre e gli ufficiali di gara si disporranno al centro del campo prima del calcio d’inizio mentre verrà letto un brano tratto dal Diario di Anna Frank: ”Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità”. LEGA – ”E’ triste dover rimarcare ancora la stupidità di sparute minoranze di pseudo-tifosi che offuscano e danneggiano l’immagine di tutto il calcio italiano, vanificando gli sforzi e la passione di chi gestisce le nostre Società. Gli episodi di antisemitismo accaduti domenica scorsa sono la prova che ancora c’è molto da fare, e che la lotta alle discriminazioni va continuamente alimentata”. E’ quanto si legge in una nota della Lega di Serie A. ”La strada da percorrere non può che essere l’individuazione dei responsabili e il loro allontanamento dal nostro mondo, fatto perlopiù da appassionati sani che nulla hanno a che fare con queste forme becere di violenza. In tutte le partite della decima giornata di Serie A TIM, nell’ambito della campagna di diffusione del libro #ioleggoperchè, l’arbitro e i capitani scenderanno in campo con i libri ”Il Diario di Anna Frank” e ”Se questo è un uomo” di Primo Levi, omaggiandoli poi ai bambini entrati con loro in campo”, prosegue la nota. ”L’invito a leggere questi libri va esteso a tutte le ragazze e i ragazzi, con la speranza che le nuove generazioni crescano con i valori e gli ideali che riempiono le pagine di questi capolavori”. CONI – Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si dice ”basito” dall’episodio degli adesivi antisemiti dei tifosi della Lazio nella curva sud dell’Olimpico e critica la scelta, che definisce ”a dir poco singolare”, di assegnare agli ultrà biancocelesti un altro settore dopo la squalifica della curva Nord. ”Se non si danno gli esempi e si aggirano le norme, si vanifica il lavoro che stiamo facendo”, sottolinea il capo dello sport italiano a margine di una conferenza al Coni. ”Ha ragione chi dice che questo non è calcio -aggiunge Malagò-. Così si danneggia una squadra che sta giocando molto bene e un allenatore che sta conquistando tutti. Se è vero che sono pochi i protagonisti di questo episodio rispetto al numero della tifoseria, in ogni caso ti lasciano veramente basito. Tutto nasce dal fatto che hanno avuto l’opportunità di poter andare in un’altra curva quando la loro era stata squalificata, è una procedura a dir poco singolare”. Il numero uno del Coni spiega poi che ”ieri sera ho parlato con Tavecchio e mi ha detto che hanno aperto una procedura d’urgenza. E’ giusto che la giustizia faccia il suo corso così come è doverosa l’apertura di un’indagine da parte del procuratore federale”. Malagò sottolinea poi che ”il Coni non c’entra nulla in questa vicenda, salvo che è il proprietario dello stadio e che si è accorto per primo di questa pessima testimonianza”. ”Sapete benissimo -conclude- che questa dinamica non riguarda gli organi di giustizia del Coni ma tutto l’ordinamento del mondo del calcio. Probabilmente questa cosa o l’hanno sottovalutata oppure è sfuggita dai radar”.