Si chiama Paulo Dybala, e basta l’argentino per archiviare la pratica Sassuolo. Segna tre gol e illumina la Juve nella trasferta di mezzogiorno di Reggio Emilia. Giocatore fantastico, con tutte le doti, ma proprio tutte, per diventare una stella assoluta nel calcio mondiale. Vince la Juve, comodamente, la trasferta sulla via Emilia e si riprende la testa della classifica agganciando l’Inter vittoriosa ieri a Crotone in attesa del Napoli impegnato al San Paolo nel derby contro il Benevento. Un primo tempo bellissimo al Mapei con la Juve che prova a partire forte, gran giro palla partendo dal basso. Ci prova subito Pjanic con il Sassiuolo che concede troppo ai bianconeri. Il vantaggio bianconero si materializza dopo 16′. Gran pennellata di Mario Mandzukic che pesca fuori aerea Dybala, gran sinistro e palla nell’angolino dove Consigli non può arrivare. Sesto gol per l’attaccane bianconero. Il Sassuolo però non demorde e resta in partita e intorno alla mezz’ora costruisce una grandissima palla gol con Falcinelli che si presenta solo davanti a Buffon che chiude bene, ma la posizione di partenza dell’attaccante neroverde era irregolare, quindi gioco fermo. La Juve tiene meglio il campo, ma Higuain là davanti non incide, troppo lento e lezioso incapace di sfruttare l’imbeccata di Cuadrado. Si riparte ed è subito Juve, ancora Dybala che inventa una conclusione impossibile facendo passare la palla con un tocco di punta nell’unico spazio lasciato libero dalla difesa neroverde: 2-0, settimo gol per la Joja, sempre più padrone della Juve. Ma non c’è tempo per gioire perché a strettissimo giro arriva la risposta del Sassuolo che si rimette in gioco con Politano che dopo il mancato intervento di Falcinelli la mette dentro a porta vuota: 1-2 con 40′ ancora da giocare. Il Sassuolo commette il grossolano errore di spingere ventre a terra esponendosi al micidiale contropiede bianconero e di lì a poco la chiude definitivamente Dybala, ancora lui, con una punizione telecomandata con Consigli impassibile e che nulla può sul gioiello da fermo dell’argentino. Tre a uno Juve e partita bella che chiusa e fino al fioschio finale solo accademia bianconera. Bella e con un Dybala stellare con un intero stadio in piedi ad applaudire il numero 10 bianconero, l’uomo in più di una Juve che vuole continuare a volare altissima. In Italia ed in Europa.