Maurizio Carfizzi *
Sarà che forse eravamo abituati ad uscire dalle coppe europee a testa alta piuttosto che qualificarci a testa bassa, ma effettivamente la qualificazione ai quarti l’abbiamo costruita al San Paolo, mentre l’ultimo tassello è arrivato alla Red Bull con il rocambolesco gol di Milik. Non è stato comunque un bel Napoli, sconfitto a Salisburgo, complice la difesa totalmente inventata da Ancelotti per le assenze in contemporanea di Maksimovic, Albiol e Koulibaly, che ha costretto Chiriches a fare gli straordinari fino all’infortunio che lo ha portato a lasciare il campo, con Hysaj addirittura difensore centrale. Infatti proprio nel finale di gara sono arrivati i goal che hanno consentito agli austriaci di battere il Napoli. Questo però, da addetto ai lavori, deve obbligatoriamente far riflettere sui ricambi di questa rosa, anche perché questa partita fa il paio con quello che è successo a Reggio Emilia contro il Sassuolo, dove ancora una volta Diawara, Ounas e Verdi hanno deluso. Effettivamente i cosiddetti titolarissimi cosi definiti nell’era Sarri sono due spanne sopra le proprie riserve, che non riescono a recuperare il gap, nonostante l’ampio minutaggio loro concesso da Ancelotti. La politica aziendalista di Carlo Ancelotti così può rendere felice sicuramente il patron della Filmauro, ma non i tifosi, che vogliono evidentemente provare a vincere in Italia e in Europa. Salisburgo deve essere una lezione anche per il prossimo mercato, intanto dobbiamo credere nell’impresa europea. L’esperienza di Ancelotti ora davvero può contare tanto, e domani all’ora di pranzo, sapremo a Nyon cosa ci aspetta a metà aprile. La speranza è quella di arrivare a Baku a giocarci la Coppa contro il Comandante. #ForzaNapoliSempre
* ex calciatore, tifoso Napoli