Gianluca Malavisita
Finisce a reti bianche la partita di andata della semifinale di Coppa Italia fra Lazio e Milan. All’Olimpico di Roma il Milan soffre per quasi tutti i novanta minuti, complici anche le tante occasioni sprecate dagli uomini di Inzaghi andati più volte vicini al vantaggio senza riuscire a trovare la stoccata vincente. Lazio in palla e Milan fuori fase soprattutto in fase di palleggio a centrocampo con tanti, troppi appoggi sbagliati e punte poco rifornite sotto porta.
Nonostante qualche spiffero pre gara, che parlava di un ritorno all’antico per Inzaghi, con la difesa a 4, il tecnico piacentino non si schioda dal 3-5-2. Bastos recupera e l’angolano completa il terzetto arretrato con Acerbi e Patric; Romulo e Lulic (che ha recuperato dalla botta rimediata in allenamento) agiscono come esterni, Leiva Milinkovic e Parolo tornano a formare il centrocampo titolare; Correa assiste immobile in attacco, con Caicedo e Luis Alberto pronti a subentrare. Gattuso si affida al collaudato 4-3-3 lasciando Calhanoglu in panchina, lanciando Borini come terzo attaccante. Donnarumma difende i pali; Calabria, Musacchio Romagnoli e Laxalt formano la difesa; Kessiè e Paquetà agiscono da mezze ali con Bakayoko a cucire il gioco; in attacco confermatissimo Piatek insieme a Suso e Borini.
Primi venti minuti di partita bloccati, con le due squadre che cercano di rischiare il meno possibile chiudendo bene tutte le linee di passaggio. Se i biancocelesti provano a sfondare soprattutto sulla destra con Romulo, Piatek lotta contro tutta la difesa avversaria ma trova davanti a lui un sontuoso Acerbi. La prima conclusione verso la porta arriva al minuto 16, ed è di marca milanista. Bakayoko riesce ad arrivare al tiro dal limite dell’area, la palla carambola su Leiva che serve involontariamente Borini spalle alla porta; appoggio per Paquetà e tiro di prima con la difesa laziale che mura la conclusione del talento argentino. Suso è fuori dal gioco e Borini è costretto molto spesso al ripiegamento, in più il Milan deve rinunciare dopo appena venti minuti a Kessiè, uscito malconcio da uno scontro di gioco con Parolo. Al suo posto Calhanoglu, che sposta Paquetà come interno di destra e prende ad agire da mezzala sinistra. Ma la Lazio sale di ritmo e va più volte vicina al vantaggio. Milinkovic cambia gioco sulla destra per Romulo che all’interno dell’area di rigore controlla male con il petto favorendo l’intervento di Romagnoli. Il difensore italiano però rinvia sui piedi di Immobile che non riesce a trasformare un vero e proprio rigore in movimento e spedisce la palla fuori di poco. Correa fa il solista al trentesimo, salta Calabria sulla destra e si infila in area con Paquetà che recupera provvidenzialmente e fa tirare un sospiro di sollievo ai suoi. Ma è ancora la Lazio a fare la partita e il gol non arriva per questione di centimetri. Milinkovic, servito da Correa al limite dell’area, si accentra e va al tiro potente e rasoterra con la palla che esce di poco. La Lazio spreca ancora due buoni contropiedi che sono la fotocopia l’uno dell’altro. Immobile sulla sinistra crossa basso da dentro l’area ma Correa non arriva alla conclusione e così finisce il primo tempo, con i biancocelesti a fare la partita più dei rossoneri.
Secondo tempo che non si discosta dal primo, con i biancocelesti che dominano a centrocampo e creano occasioni sprecate però dai suoi avanti. In apertura da segnalare la buona occasione dei rossoneri però, con la serie di filtranti firmati Bakayoko, Paquetà e Piatek che arriva al tiro da posizione defilata e subisce il recupero di Patric in scivolata. Milinkovic ha un conto aperto con Donnarumma e la sfida si ripete, dopo un cross di Romulo ribattuto al limite dalla difesa rossonera e il serbo che prima palleggia e poi sfodera il destro comodo per l’estremo difensore rossonero. La Lazio va in forcing dal settantesimo e Gattuso cambia Castillejo per Suso (non pervenuto con Inzaghi che risponde mandando in campo Luis Alberto per Parolo, tentando l’assalto finale. Immobile centra il palo divorandosi il vantaggio a dieci dalla fine, lanciato in campo aperto da Milinkovic. Ma è tutto fermo, con l’assistente che segnala il fuorigioco e Donnarumma che viene ammonito per proteste. Caicedo prende il posto proprio di Immobile ma è il Milan ad avere l’ultima buona occasione della gara con Borini che raccoglie un cross corto partito da destra e rovescia al centro per Piatek che in anticipo su Romulo stacca di testa col pallone che va alto. Finisce la partita con qualche rammarico per la Lazio e il tutto che si deciderà della semifinale di ritorno.