Spettacolare ed esplosivo 3 a 3 all’Artemio Franchi tra Fiorentina ed Inter. Una partita infinita ed incredibile durata (addirittura 102 minuti) piena di intensità e ricca di ritmi elevati ma soprattutto bilico fino all’ultimo. Gli svariati interventi del VAR danno l’idea delle numerose azioni e degli episodi dubbi. L’arbitro Abisso, dopo il fielding review, assegna calcio di rigore alla Viola al nono minuto di recupero. Le polemiche per l’intervento di D’Ambrosio (braccio o petto?) non si placano. Veretout pareggia i conti e fissa il punteggio sul 3 a 3. L’Inter, pur soffrendo in alcune circostanze l’esplosività fiorentina, colpisce al momento giusto. Vecino e Politano egregio nel tiro a giro, rispondono all’autorete di de Vrij propiziata da Simeone. Nella ripresa l’aggressività della Fiorentina viene premiata. Muriel disegna una traiettoria magnifica trovando un capolavoro da punizione. Poi, il finale già descritto.
Le scelte Pioli punta sul 4-3-3 lasciando a riposo Muriel e lanciando il tridente formato da Chiesa, Simeone e Gerson con Benassi a supportare le fiammate offensive. Spalletti opta sul 4-2-3-1 affidandosi ormai al consueto trio Politano-Nainggolan-Perisic alle spalle di Lautaro Martinez.
Avvio scoppiettante Ci vogliono solo sedici secondi per rompere gli equilibri. Ceccherini effettua un lancio delizioso sorprendendo la difesa nerazzurra, Chiesa riceve fornendo l’assist a Simeone che in qualche modo la butta dentro nonostante l’intervento di de Vrij. Successivamente verrà assegnata l’autorete dell’olandese e non gol del Cholito. La risposta interista non si fa attendere. Nainggolan trova Vecino e l’uruguagio è cinico davanti a Lafont. I toscani si dimostrano una squadra tosta e soprattutto aggressiva. I viola pressano assiduamente l’undici interista provando attraverso una notevole intensità, a distruggere le idee avversarie. Chiesa è scatenato e tira fuori dal cilindro numeri d’alta scuola eludendo la marcatura di Vecino. Anche l’apporto di Simeone è ammirevole. La Fiorentina gioca meglio ed ha l’opportunità di colpire con Gerson ma l’ex Roma sciupa una ghiotta occasione.
Pragmatismo interista Le folate fiorentine sono pericolose e soprattutto imprevedibili. L’Inter nonostante qualche spazio lasciato e qualche pallone di troppo perso complice l’imprecisione nei servizi, la ribalta incredibilmente. Politano sterza vigorosamente su Veretout e sfodera il suo marchio di fabbrica: pallone sul mancino e tiro a giro d’effetto. Risultato? Lafont è battuto e l’Inter passa in vantaggio. Accusa un pò il colpo la Fiorentina. I nerazzurri infatti iniziano ad approfittare del baricentro alto viola e usufruiscono di ripartente con molta più frequenza. Non a caso Perisic ha una grande opportunità.
La ripresa sembra rispettare il copione della prima frazione di gioco: ritmi alti, dinamismo e capovolgimenti continui. L’Inter cala addirittura il tris. Abisso con l’ausilio del VAR assegna calcio di rigore per un tocco con la mano in area di Edmilson. Dal dischetto Perisic trafigge Lafont. L’undici nerazzurro, esaltato, mette ancora la marcia sull’acceleratore. Il Toro si rende protagonista di giocate prelibate. I padroni di casa non sono però al tappeto e reagiscono. Muriel (entrato per Simeone) serve Biraghi che sfodera una violenta esecuzione battendo Handanovic. Abisso però annulla consultando ancora il VAR. Motivo? Muriel prima del suggerimento per il compagno dà un calcio a D’Ambrosio commettendo fallo. La punta è però infiammata e dà una scossa decisa al match con una magia. Un capolavoro, un gioiello da calcio di punizione imprendibile per Handanovic. La Fiorentina spinge insistentemente ci crede fortemente. L’Inter è abile nel compattarsi e respinge ogni fiammata. Chiesa scucchiaia il pallone in area e D’Ambrosio interviene (braccio o petto?). Abisso fischia calcio di rigore anche dopo aver rivisto l’azione al video. Dal dischetto Veretout non sbaglia e sigla il 3-3. I viola salgono al nono posto a quota 36, in piena lotta per un posto in Europa League. L’Inter resta al terzo posto, ma vede il Milan avvicinatrsi pericolosamente a meno due, mentre la Roma è a meno tre. In un campionato già deciso per lo scudetto e il secondo posto, ecco un altro mini campionato tra Inter, Milan e Roma (almeno per ora, visto che la Lazio ha una partita in meno) a rendere meno noiosa questa stucchevole stagione.