Daniele Orieti
MADRID L’ha vinta il Cholo Simeone. Una squadra organizzata, con un carattere da grande, che ci ha creduto fino alla fine nonostante un rigore prima assegnato poi revocato, come il gol di Morata, annullato dal Var. Ma anche le due ghiottissime occasioni capitate a Diego Costa e Griezmann. Alla fine esulta il Cholo, magari in maniera un po’ troppo colorita. “La mia esultanza dopo il primo gol? L’avevo fatto in un Lazio-Bologna da giocatore e oggi da tecnico per far vedere ai nostri che abbiamo gli attributi. Nessuna offesa nei confronti della Juve e dei suoi tifosi che peraltro erano dalla parte opposta, semplicemente ho mostrato ciò che sentivo in quel momento, e se qualcuno si è offeso chiedo scusa”. Sulla partita esalta il carattere dei suoi. “Oggi abbiamo recuperato giocatori importanti per noi, come Koke e Diego Costa e siamo riusciti a fare una partita intelligente anche se di fronte c’era una grandissima squadra. Dovevamo cercare di approfittare di ogni situazione, e abbiamo portato a casa un buon risultato. Ora però sappiamo delle difficoltà che incontreremo a Torino”.
A testa bassa ma con la voglia di rialzarla al più presto, Massimiliano Allegri cerca di mettere da parte questa sconfitta per giocarsi tutto nel ritorno a Torino. “Abbiamo sbagliato il secondo tempo, quando loro sono entrati con cattiveria in una partita senza sussulti. Può capitare. C’è grande delusione, ma non dobbiamo piangerci addosso. Possiamo ribaltare la partita. Recupereremo qualche giocatore, dobbiamo avere fiducia, anche se non sarà semplice, ci vorrà una grande prestazione, non siamo morti. Dovremo essere più bravi e più cattivi”. Gli interrogativi maggiori sono su quel secondo tempo impalpabile. “Il secondo tempo è stato brutto, abbiamo commesso l’errore di andare dietro a loro che sono bravi a vincere partite così. Non abbiamo fatto un tiro in porta, loro invece hanno mantenuto una cattiveria soprattutto sulle palle inattive. Abbiamo sbagliato. Possiamo ribaltare la partita, dobbiamo avere fiducia. Ci sarà tempo e spazio per prepararla. Inutile piangersi addosso, sapevamo che l’Atletico è una squadra che ti fa giocare male. Non abbiamo mai verticalizzato e difeso male. Contro di loro bisogna essere veloci e precisi, è vero che nel secondo abbiamo rallentato troppo il movimento della palla. Nel finale abbiamo anche rischiato di prendere il terzo, mentre così non siamo ancora morti”.