Maurizio Carfizzi *
Settimana negativa per il Napoli, dopo che la bella vittoria contro la Lazio ci aveva fatto sperare in una sorta di svolta tecnica della stagione, con Fabiàn Ruiz nelle vesti di ispiratore della manovra offensiva. Invece a San Siro il Napoli impatta due volte contro il Milan di Gattuso, pareggiando a reti bianche in campionato e addirittura perdendo malamente in Coppa Italia, sotto i colpi del polacco Piatek. Le due partite vanno comunque distinte. Nella gara di campionato, gli azzurri avrebbero meritato ampiamente di vincere. Partita dominata, soprattutto nella ripresa, con una formazione alquanto sbilanciata con Fabiàn Ruiz affiancato da Zielinski, e Insigne largo a sinistra. Azzurri che hanno sofferto il centrocampo muscolare di Kessie e Bakayoko, e solo nella ripresa si sono resi realmente pericolosi con le conclusioni di Zielinski che però è stato poco cinico, consentendo a Donnarumma facili parate. Fallito l’esperimento di Insigne largo a sinistra nel 4-4-2, con Mertens affiancato da Milik, con un attacco abbastanza abulico. È andata peggio in Coppa Italia, con Maksimovic protagonista negativo del match, che ha causato i due goal di Piatek, dimostrando scarso affiatamento con Koulibaly. Malissimo ancora il reparto offensivo, con Insigne al solito indolente e poco preciso, ma soprattutto male Allan, al quale le voci di mercato hanno davvero nuociuto. Allan è sembrato il lontanissimo parente del giocatore che ha conquistato il cuore dei napoletani e la nazionale verdeoro: speriamo che il brasiliano superi la delusione dei milioni di euro qatarioti sfuggiti via e di voltare presto pagina. Intanto è tempo di un primo bilancio per Ancelotti: secondo posto consolidato con la Juventus lontana in vetta, ma posizione Champions ampiamente ipotecata; eliminazione in Champions nella fase a gironi immeritata con gli azzurri che hanno sfiorato l’impresa contro PSG e Liverpool; eliminazione ai quarti di Coppa Italia, in una partita nata male e finita peggio. Resta l’Europa League, obiettivo importante a questo punto. Tocca ora ad Ancelotti motivare un gruppo, che sembra alla fine di un ciclo, e che aveva puntato molto sulla Champions League, ma che ha il diritto e dovere di credere ancora alla conquista di un trofeo per concretizzare un ciclo che non ha arricchito l’albo d’oro ma che ha dato tante soddisfazioni ai tifosi e al conto economico della Filmauro. Non mollare adesso. #ForzaNapoliSempre.
* ex calciatore, tifoso Napoli