Il Milan frena ancora. Pari a Frosinone, ed ora Gattuso rischia

Simone Dell’Uomo

Niente da fare, il Milan non sa più vincere. Prosegue inesorabilmente il digiuno dei rossoneri di Gattuso, che a Frosinone non riescono ad andare oltre un pari a rete inviolate. Solo un misero punticino che tutto fa tranne che bene all’ambiente, soltanto un buon primo tempo, troppo poco per riscattare le recenti battute d’arresto. Il Milan non segna da ben quattro partite, traballa la panchina di Gattuso. Manca cattiveria, mentalità e voglia di metter sotto avversari di gran lunga inferiori, come il Frosinone di oggi. La sosta incombe, Leonardo e Gazidis meditano riflessioni ben più approfondite. La cronaca del match elogia piuttosto un Frosinone ristabilito dalla cura Baroni, un team audace e determinato, un team che ha tutta l’intenzione di vender cara la pelle fino a fine campionato per evitare l’immediato ritorno in B. Indipendentemente dal modulo e da un Pipita Higuain più lontano dalla porta, il Milan sembra partire bene. Squadra fisica a centrocampo, determinata a mostrare il proprio tasso tecnico tutto sugli esterni. Per il Frosinone, a caccia di continuità dopo il prezioso punto di Udine, un 3-5-2 ragionato e ricompattato dalla cura Baroni. Nei rossoneri assente Suso per infortunio, stavolta fortunatamente lieve. È la chance per Samu Castillejo. Cutrone taglia bene la difesa avversaria ma non trova la porta in avvio, la grossa occasione capita sui piedi dell’esterno spagnolo che si invola sulla destra, rientra e calcia ma colpisce clamorosamente il palo a Sportiello battuto. Dopo la mezzora scampoli di Frosinone che prende coraggio: prima Donnarumna risponde presente su Ghiglione, poi Beghetto sciupa tutto. Al minuto 38 l’episodio che può cambiare la partita: Ciano parte in posizione regolare e beffa Donnarumma, sarebbe il gol del vantaggio ciociaro, ma sull’azione precedente l’intervente del Var indica un fallo su Calhanoglu. Grandi proteste e sogni svaniti per i gialloblu, l’intervallo termina dunque a reti inviolate. Gattuso tira un profondo sospiro di sollievo, ma nella ripresa tutti si aspettano un Milan più arrembante, la grande squadra che non ha tempo da perdere sul campo delle piccole. Invece no, perché il Frosinone riparte bene e mostra persino buone qualità di palleggio, neutralizzando i punti forti del Milan. Per i rossoneri sono costretti ad andare al tiro Calabria e Rodriguez, senza però particolare fortuna. Dall’altra parte altra palla gol per Ghiglione, che sembra ormai aver conquistato il posto da titolare ai danni di Zampano. Squadre stanche, il Frosinone chiude bene gli spazi ed al Milan manca qualità per sbloccare la gara. Trattore Kessie prova a trascinare d’inerzia i suoi compagni, ma entrambi i suoi tentativi trovano Sportiello attentissimo. Al Milan mancano qualità e mentalità per sbloccare l’incontro, la squadra sembra dare l’impressione di mollare inesorabilmente e non riuscire ad andare oltre i suoi limiti. Nemmeno i 5 minuti di recupero cambiano le sorti milaniste, e anzi Donnarumma salva tutto su Camillo Ciano: controllo e tiro a giro del fantasista ciociaro e notevole riflesso dell’estremo difensore rossonero. Sarebbe stata una beffa incredibile, finisce a reti inviolate. Gattuso rischia seriamente, per un team che vuol puntare al quarto posto un punticino a Frosinone è senz’altro un magro bottino. Buon punto e ottima prestazione invece quella dei ciociari, punto fondamentale per continuare a credere al sogno salvezza.