Premier. Lo United stoppa l’Arsenal, il Chelsea torna quarto

Nella foto: Enzo Maresca - Credit Uefa - (Photo by Justin Setterfield - UEFA/UEFA via Getty Images)

Daniele Oliviero

Un risultato da far tornare il morale, fino a quando i sogni non si infrangono. Finisce con un punto a testa il big match della 28esima di Premier tra United e Arsenal (1-1). All’Old Trafford i padroni di casa passano in vantaggio con una perla di Bruno Fernandes allo scadere del primo tempo, al quale rispondono gli ospiti con Rice al 75esimo. I Red Devils buttano tre punti contro una dei piani alti che avrebbe potuto dare fiducia, e si leccano le ferite con i 34 punti che confermano il 14esimo posto. I Gunners invece di possibilità ne hanno sprecato fin troppe, con lo svantaggio dal Liverpool che arriva -15. Ma Arteta più che del titolo, sfumato ora mai da almeno un mese abbondante, deve iniziare a preoccuparsi di più per il Notthigham, che rimane a -4 dal secondo posto. Espirito Santo ci spera, e rimane lì al terzo posto a mettere fiato sul collo.

A Bruno Fernandes risponde Rice

Qualche spunto di miglioramento in casa United si è visto, il carattere con il quale si liberano e sbloccano la partita ne è un esempio, ma non è sufficiente per superare l’Arsenal, che da metà ripresa si riprende il boccino del gioco con il pari e nel finale rischia anche di portarla a casa. La strada è ancora lunga per i Red Devils, che sin dal fischio d’inizio vengono intrappolati nella rete degli ospiti. I Gunners bloccano la costruzione dello United annullando la trequarti con il loro pressing targato Arteta. Incapaci nella manovra e con uno Zirkzee poco brillante, i Gunners prendono il sopravvento e iniziano ad avanzare. Ma nei fatti concreti le conclusioni rimangono poche, sia da una parte che dall’altra, e arrivati a metà tempo il più pericoloso rimane soltanto Trossard che si accende con uno dei suoi lampi. L’inerzia della partita si capovolge in favore dei Red Devils agli sgoccioli del primo tempo, quando i padroni di casa guadagnano una punizione da posizione molto invitante. Bruno Fernandes prende il pallone e con una pennellata dipinge un capolavoro che fa risorgere l’entusiasmo dell’Old Trafford (1-0). Al ritorno dall’intervallo i Gunners si mettono subito al lavoro per rimediare allo svantaggio con uno schema su punizione sciupato da Rice che spara alto. Lo United risponde in contropiede con la conclusione al volo di Mazraoui a tu per tu con Raya che chiude la saracinesca allungandosi in spaccata. Non capitalizza Zirkzee con il suo colpo di tacco dopo una bella manovra, e il pallone finisce facile tra le mani del portiere spagnolo. Ma i Gunners aspettano solo il momento giusto per colpire, che arriva ad un quarto d’ora dalla fine con Rice che fa tornare l’ordine sul tabellone di gioco con il pari; guizzo di Timber che penetra in area, scarico all’indietro per l’inglese che con il sinistro bacia la parte interna del palo più lontano (1-1). L’Arsenal ci prende gusto e continua a spingere l’acceleratore per ribaltare in maniera definitiva il risultato. Il finale è da far venire la tachicardia. Odegaard prova a dare la scarica ai suoi ma si divora ben due occasioni, la prima va in tribuna mentre la seconda viene smanacciata da Onana. L’Arsenal si sbilancia e concede terreno e lo United va vicinissimo al pari con Fernandes che spara a botta sicura ma Raya, che indossa il mantello da Superman, respinge una prima volta e poi una seconda per allontanare in maniera definitiva il pallone che sarebbe entrato in rete. Non c’è più tempo, finisce in parità all’Old Trafford, con l’Arsenal che lascia kilometri di vantaggio al Liverpool.

Sospiro di sollievo Tottenham, Chelsea di misura

Nelle altre due partite della domenica al Chelsea basta un gol di Cucurella per passare contro il Leicester per 1-0, e poco pesa il rigore sbagliato da Palmer nel primo tempo. Il Tottenham invece si salva nel finale contro il Bournemouth grazie a Son (2-2). Tavernier ed Evanilson mettono nei guai gli Spurs, ma Sarr e il rigore del coreano a 6 minuti dal 90esimo salvano i suoi da un’altra figuraccia.