Daniele Oliviero
Un’immagine e due stati emotivi diversi. Da una parte l’esultanza dei tifosi in rosso, dall’altra la faccia pietrificata e avvilita di Guardiola. Il derby di Manchester viene conquistato dallo United che vince nel finale 1-2 contro il solito City sprecone. Eppure, All’Etihad i padroni fanno la partita per tutto il primo tempo sbloccandola con Gvardiol. Poi nel secondo il vuoto. I blocchi mentali visti in passato che fanno perdere la testa ai Citizens tornano come fantasmi, e allo scoccare dei 90 prima Bruno Fernandes trova il pari su rigore, e dopo due minuti Diallo serve su un piatto d’oro il derby con una gran giocata. I Red Devils si consolano del tredicesimo posto tornado a vincere una stracittadina dopo quasi due anni, nonché il primo big match vinto da Amorim. Per Guardiola invece il sentimento è tutt’altro che reciproco. I Citizens salgono a quota 8 sconfitte in 11 partite, che gli valgono il quinto posto a -9 dal Liverpool che deve anche recuperare una partita. Se prima le possibilità di tornare a rimettersi in gara per il titolo erano bassissime, ora sono arrivate azero. E il tecnico spagnolo, sempre più allontanato da squadra e società, sprofonda nel girone peggiore dell’inferno: quello dove ci sono gli allenatori messi in discussione. Forse la prima volta per lui.
Rimonta United con Fernandes e Diallo
I City fin da subito si mette con il muso affacciato sulla metà campo avversaria, cercando di innescare la velocità di Doku da una parte e il genio di Bernardo dall’altra, con i Red Devils che riescono a disinnescare le iniziative avversarie per i primi trenta minuti. Ma a dieci dalla fine del primo tempo il muro rosso cade, e i Citizens raccolgono i frutti del lavoro sporco. Corner corto con Bernardo che restituisce a De Bruyne, il belga mette in mezzo un traversone sporcato da una deviazione, e al resto ci pensa l’incornata di Gvardiol a sbloccare il derby (1-0). Non pervenuta la reazione dei diavoli, che prima di tornare negli spogliatoi rischiano anche di prendere il secondo dopo una giocata di Foden che salta un paio di difensori, ma Onana ci mette una pezza e manda in angolo. Nella ripresa lo United torna con un’altra faccia ma deve ancora ingranare per diventare pericoloso, e il primospavento alla porta del City arriva allo scoccare del minuto 60 con il tentativo di testa di Diallo. Aumentano i giri, Hojlund imbecca Fernandes tutto solo in area ma lo scavetto del portoghese non inquadra la porta. Il pari però è solo rimandato per l’ex Sampdoria, che dal dischetto si redime e sigla l’1-1. Il rigore nasce da una serie di cappellate di Nunesh, che prima regala palla in fase di costruzione a Diallo, poi ci mette il carico da novanta falciando proprio l’ivoriano in area di rigore. dagli undici metri si presenta Fernandes, pallone da una parte e portiere dall’altra. Da qui in poi il City stacca la spina e i Diavoli ne approfittano per dare il colpo del KO con Diallo, che approfitta di un lancio verticale per infilarsi in mezzo a tre, scavalca Ederson e la imbucaalle sue spalle. Lo United ribalta il risultato al 90esimo con l’1-2. La sponda rossa dell’Etihad è in visibilio, il City crolla su sé stesso. Il triplice fischio arrivato cinque minuti dopo diventa unasentenza inevitabile. E Manchester torna a colorarsi di rosso.
Il Chelsea si avvicina alla Capolista, manita Tottenham
Ma le partite con le sue sorprese non finiscono qui. Il Chelsea vince 2-1 contro il Brentford grazie alle reti di Cucurella e Jackson e mette il fiato sul collo alla capolista. Sono infatti soltanto due i punti che separano il secondo posto dei Blues daquello del Liverpool. Il Tottenham invece sfodera un pesante cinquina al Southampton in casa (0-5), firmato Maddison due volte, Sarr, Kulusevski e Son.