Girona, il fascino della prima volta

Nella foto: Portu (foto Imago/Image Sport)

Carlo Bianchi

E’ proprio così, la terza squadra catalana assunta al ruolo di seconda dopo la retrocessione dell’Espanyol la scorsa stagione, si presenta ai nastri di partenza della prossima stagione con l’impegno insperato di partecipare per la prima volta nella sua storia ad una Champions rinnovata. Girona, una ridente cittadina di poco più di 100.000 abitanti, la cui squadra per gran parte del torneo ha dato del filo da torcere alle due grandi. Arriva ora il momento della verità dovendo fare i conti con la nobiltà del calcio europeo. Le premesse ci sono tutte anche se la capienza dello stadio Montilivi (14.624) non fa pensare ad incassi importanti oltrettutto considerando che la proposta di giocare le partite europee nello stadio dell’Espanyol non fu neanche presa in considerazione dalla dirigenza. 

Giova ricordare che la squadra fa parte del City Group, gruppo made in Abu Dhabi, che vede il Manchester City il suo attore principale ma che raggruppa anche altre realtà di ben quattro continenti come quelle di: New York City, Melbourne City, Montevideo City Torque, Shenzhen Peng C¡ty, Mumbai City, Lommen SK, Palermo, Bahia, ES Troyes Aube Champagne, Yokohama F. Marinos e la nuova entrata Basaksehir. Ma l’UEFA non doveva impedire che due club della stessa proprietà giocassero nella stessa competizione? La regola vale solo per la Champions League ma i tempi sono maturi per qualsiasi modifica in corso d’opera. Stupirci ormai non serve a nulla. Parlando invece della rosa della squadra che quest’anno si vedrà ridotta causa importanti defezioni come quella del capocannoniere della Liga, l’ucraino Dovbyk che ha rifiutato il trasferimento all’Atlético per abbracciare il progetto della Roma. Sono 35 i milioni più bonus quelli che dovrà sganciare la proprietà Friedkin. 

Finora pero annotiamo importanti arrivi per rinforzare l’organico in previsione Champions. Krejci dallo Sparta Praga e Francés dal Real Zaragoza, ambedue difensori centrali, Van de Beek dal Manchester Utd., Misehouy dall’Ajax, Ureña dal Leganés oltre ad Abel Ruiz dallo Sporting Braga. Ultimo in ordine di tempo Bryan Gil proveniente dal Tottenham. Non solo arrivi ma anche partenze importanti come quella di Yan Couto che il City sta cedendo al Dortmund. Savinho un altro giocatore fondamentale della scorsa stagione, in prestito dal Troyes francese, che andrà alla corte di Pep Guardiola (e qui lo zampino del City Group c’entra eccome) oltre ad Aleix García ceduto al Leverkusen.

 Tre assenze importanti per il tecnico Michel, alla sua terza stagione catalana, e che comunque non si perde d’animo dichiarando: “Sono soddisfatto del calcio che abbiamo proposto la scorsa stagione, un calcio offensivo con l’obiettivo di dare stabilità al club nonostante sappiamo che tutti si aspettano a noi qualcosa in più rispetto alla scorsa stagione”. Michel eletto miglior allenatore 2023-24.

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