Il fascino della prima volta, che che c’è sempre anche per uno che di nome fa Pep e di cognome Guardiola. Uno abituato a vincere, che dopo quattro anni ritrova la semifinale della coppa più amata, la Champions. Vince anche a Dortmund, 2-1 come all’andata, e mette il sigillo sul match: on semifinale, sfida da brividi contro il Psg. Ma questa è un’altra storia. Il Borussia ci ha creduto, cullato il sogno dopo il vantaggio firmato dal giovanissimo Jude Bellingham, un 2003 che si era messo in mostra anche all’andata, con un gol annullato. Stavolta segna la rete che potrebbe valere la semifinale. Ma quello tedesco, rimane un sogno. Mahrez fa pari dal dischetto poi Foden firma il sorpasso e il 2-1 che condanna il Dortmund e lancia in orbita il Manchester City che riprende il cammino verso quell’obiettivo da sempre sfuggito. Ci riprova Pep, stavolta con maggiore forza e convinzione, anche se troverà un avversario, il Psd, che ha lo stesso obiettivo, quello di portare a casa un sogno mai materializzato. E’ una macchina da guerra infernale, quella di Guardiola, forse, se vogliamo, un po’ troppo narcisista. Si specchia e si vede bella. E questo, andando avanti con gi impegni, potrebbe essere un difetto. Ma City-Psg, già da ora, promette scintille.
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