Sassuolo corsaro a Verona: De Zerbi vola in testa

Romeo Nitrella

A sorpresa in testa al campionato, in attesa di Napoli-Milan di stasera, c’è il magnifico Sassuolo di De Zerbi che continua il suo cammino fatto di grandi prestazioni e soprattutto risultati che permettono ai neroverdi di stare nella parte altissima della classifica. I neroverdi superano 2-0 il Verona di Juric e continuano a volare alto. Decisive le reti di Boga e Berardi contro un Verona decisamente sfortunato, bloccato addirittura da ben quattro legni. Primo tempo equilibrato: la prima grande occasione è dei padroni di casa con Ilic, che scarica un sinistro potentissimo dalla distanza e fa tremare il palo alla sinistra di Consigli. Con il passare dei minuti gli scaglieri prendono il controllo del campo e fraseggiano bene, mettendo in difficoltà i due mediani neroverdi: poco prima della mezz’ora Dimarco crossa in area: la traiettoria supera Consigli e si stampa sulla parte superiore della traversa. Il Verona è più vivace e crea ancora pericoli dalle parti di Consigli, ma prima dell’intervallo perde Kalinic per infortunio e subisce il vantaggio del Sassuolo: Boga inventa una vera e propria perla, un destro a giro che lascia immobile Silvestri. Nella ripresa il Verona continua a macinare gioco nella metà campo avversaria, lasciando però più spazi alle ripartenze degli emiliani, che si affidano spesso alla velocità di Boga e Berardi, con quest’ultimo che piazza il raddoppio con un sinistro violento che si insacca sotto la traversa. Il Verona reagisce, ma le conclusioni di Veloso Udogie si infrangono ancora sui legni. Per il Verona non è giornata, per il Sassuolo, profumo di vetta.

Torna alla vittoria l’Udinese che supera il Genoa grazie all’acuto di De Paul nella parte alta del match. Nella ripresa il Grifone prova a cambiare il corso della partita, ma senza fortuna. Scamacca, in poieno recupero, si vede annullare per offside il possibile pari e Perin esce a vuoto commettendo un fallo sciocco ed ingenuo che gli costa il rosso. Finisce con la felicità dell’Udinese e l’amarezza del Genoa. 

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