Zampata di Muriel, l’Atalanta piega il Bologna

Robert Vignola

Minimo scarto, massimo sforzo. L’Atalanta riempie il carniere con tre punti e l’infermeria con tre acciaccati di lusso. Zapata,, Palomino e Djimsiti andranno valutati nelle prossime ore. Il Bologna dopo la cinquina di Milano non prende imbarcate, ma arriva col fiato corto in un finale dove, con più energie, avrebbe potuto persino raddrizzarla.

Gasperini cambia solo qualche pedina, Mihajlovic preferisce rendere più denso il centrocampo arretrando Svanberg e Soriano, con Barrow e Skov Olsen spesso sacrificati in copertura. Prime schermaglie schivando i moscerini che ballano negli ultimi scampoli di sole. Zapata scalda la mira, Skorupski è piazzato. Dall’altra parte Gollini è seriamente impegnato da Soriano; la difesa libera sul conseguente calcio d’angolo. L’Atalanta prova a distendersi: Pasalic trova De Roon che ispira Gomez, diagonale fuori misura. Ma il Bologna è vivo, l’ex Barrow cerca il primo palo e trova il fondo. Colpo su colpo, tocca alla Dea: scambio Zapata-Pasalic, il tiro di quest’ultimo a botta sicura è sporcato da Danilo e neutralizzato in due tempi da Skorupski. Cresce la tensione, un fallaccio su Skov Olsen fa scattare la lite sulle panchine: Mihajlovic se la cava con il giallo, Gasperini è espulso (non una grande punizione ai tempi del coronavirus: sale giusto di qualche gradino in uno stadio vuoto). Punizione di Barrow dal limite: traversa piena, sulla respinta Gollini sente un altro brivido lungo la schiena.

La ripresa si apre con Muriel dentro per Pasalic: nuovo entrato subito pericoloso, chiude Skorupski, poco dopo attento anche su un diagonale di Castagne. Anche Toloi partecipa al tiro al bersaglio: devia Krejcì. Il Bologna rompe l’assedio: Soriano e Tomiyasu dialogano, il giapponese mette in mezzo e Barrow spreca mandando sopra la traversa. Gol mancato… sponda di Zapata e Muriel la insacca al 61′.

Mihajlovic cambia subito quasi tutto per riacciuffarla: dentro Dominguez, Sansone e Orsolini, fuori Svanberg, Skov Olsen e Barrow. La reazione rossoblù è affidata ad un tentativo di Soriano finito al lato. Tra i bergamaschi fuori Gomez e Zapata, per far posto a Malinovski e il baby Colley, poi s’impone l’infermeria: Mihajlovic perde Tomiyasu (entra Mbaye) e Krejcì (Santander), Gasperini Palomino (per Sutalo) e Djimsiti (Caldara). Il Bologna non ha più risorse per reagire, l’Atalanta controlla senza grossa fatica: i tre punti, buoni per cullare il sogno del secondo posto, arrivano puntuali.