Sarri torna a Napoli due anni dopo. “Un partita particolare. Dopo la Juve potrei smettere”

Augusto Riccardi

TORINO  Napoli-Juventus di domani è importante nell’economia del campionato delle due squadre, ma sarà anche la prima volta di Maurizio Sarri contro la sua squadra e una piazza che l’ha amato profondamente: “Per me è una partita particolare ma è altrettanto chiaro che non bisogna spendere energie per un aspetto personale di fronte a un obiettivo collettivo che è quello di portare a casa punti. Partita difficile e complicata per tantissimi motivi”, ha detto il tecnico bianconero in conferenza stampa. E se arriveranno fischi li considererà “una manifestazione di affetto”, ha aggiunto Sarri che sulla possibilità di tornare un giorno sulla panchina azzurra ha risposto: “In questo momento sinceramente non ho di questi pensieri. Di botto posso dire che dopo questa esperienza potrei anche smettere. Dipenderà da quante energie mi saranno rimaste e se penserò di poter fare ancora bene”. Altro ex della partita sarà Higuain che ai fischi e agli insulti dei tifosi azzurri ha sempre risposto con grandi prestazioni e gol. “Solitamente non guardo mai questi aspetti perché hanno duemila sfaccettature diverse, se gioca è perché viene da una partita straordinaria e se sta fuori è perché valuto altre decisioni, che devono essere tattiche”. Sarri si aspetta una partita “dura, il Napoli è una squadra forte che anche nei periodi difficili in una gara secca può fare una grande partita, ha una classifica strana che non corrisponde a quello che stanno esprimendo. Leggendo i dati viene naturale pensare a una squadra destinata a risalire. Per noi sarà difficile anche mentalmente perché vengono da una partita importante che li può rilanciare. L’arrivo in panchina di Gattuso ha dato solidità, per caratteristiche e qualità dei singoli il Napoli c’è, credo che in questo momento l’obiettivo sia avere una squadra più solida”.

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