Sprofondo Toro, vola l’Atalanta. Risultato clamoroso e pesantissimo al “Grande Torino” con la Dea che rifila sette reti ai granata e si prende il terzo posto in classifica in attesa della risposta della Roma attesa domani al derby contro la Lazio. Decidono la tripletta di un mostruoso Ilicic, la doppietta di Muriel e i gol di Gosens e Zapata. E’ dominio bergamasco dal primo minuto e il vantaggio arriva quasi subito con Ilicic che raccoglie un centro di Palomino e mette in rete. Grave la responsabilità di Laxalt che si addormenta permettendo a Palomino di rimetterla in mezzo. Il Torino non c’è e i nerazzurri di Gasperini prendono campo e Sirigu può nulla sulla conclusione di Gosens che calcia al volo da fuori area e batte l’estremo difensore granata. L’Atalanta dilaga e prima dell’intervallo trova il terzo gol su calcio di rigore per una trattenuta su Ilicic: trasforma Zapata: 3-0 e partita chiusa all’intervallo. L’Atalanta nella ripresa non si ferma, trascinata da uno straordinario Ilicic che firma altre due reti. La prima un calcio di punizione spettacolare battuto da centrocampo, poi un gol da attaccante vero in area di rigore, su perfetto assist di Gomez. Lo sloveno si porta a casa il pallone. Ma non è finita perché l’Atalanta in chiusura di match trova altri due gol. A firmarlinel finale riesce a segnare altri due gol, entrambi portano la firma di Muriel. Il colombiano prima tr è il colombiano Muriel che prima trasforma un rigore poi va in gol su assist di Gomez. Finisce 7-0: Dea in paradiso, Toro all’inferno.
Pari tra Fiorentina e Genoa Al termine di una sfida comunque intensa e combattuta si sono visti zero gol in Fiorentina-Genoa. E’ finita infatti 0-0 la gara fra i gigliati e il grifone. Al “Franchi”, i viola hanno mancato la terza vittoria consecutiva in campionato ma hanno cercato a più riprese i tre punti; mentre i liguri hanno provato ad approfittare dei passi falsi di Brescia e Spal (in chiave salvezza) giocando a viso aperto e sfiorando il “colpo grosso”. I rossoblù, infatti, hanno agganciato le rondinelle e il team di Ferrara, a quota 15, ma hanno cercato addirittura il “sorpasso”, mancato soltanto per il primo errore dal dischetto della carriera di capitan Criscito e per l’ottima vena del portiere dei toscani.