Champions. Lautaro illude l’Inter, Suarez manda in paradiso il Barça

Daniele Orieti

BARCELLONA  Partita bella e combattuta, quella andata in scena al Camp Nou fra Barcellona e Inter. Ma che alla fine premia gli uomini di Valverde, vittoriosi per 2-1. Nerazzurri subito avanti con Lautaro Martinez dopo 3 minuti. Pareggio blaugrana e sorpasso firmati da Luis Suarez dopo un secondo tempo arrembante da parte dei catalani.  Neanche il tempo di capire se quello dell’Inter è un 3-5-2 classico o un 3-4-1-2 che i nerazzurri sono già in vantaggio grazie alla rete del Toro. Rimpallo a centrocampo con Sanchez che riesce a servire profondo l’argentino, bravo a resistere a Lenglet, mettere il corpo davanti e battere Ter Stegen con un sinistro a incrociare sul secondo palo. Ci prova Messi, un bel tunnel sulla trequarti che infiamma il Camp Nou. Ma il Barça sembra non avere i tempi giusti. La prima occasione blaugrana arriva col colpo di testa di Griezmann che finisce alto. Stessa sorte per la conclusione di Busquets dal limite.  Skomina annulla giustamente per fuorigioco la rete di Candreva, ma l’Inter è pericolosissima a più riprese grazie alle triangolazioni strette e veloci dei suoi uomini di qualità, quindi Barella, Sensi, Sanchez, Brozovic e Lautaro. Ancora Barella è pericoloso in due occasioni h mentre Sensi spara alto da buona posizione. Avvio di ripresa completamente a tinte blaugrana, con l’Inter che sembra la brutta controfigura della squadra vivace, aggressiva e pericolosa vista nel primo tempo. Valverde effettua il cambio che fa svoltare la partita, buttando dentro Vidal per Busquets. Intensità al posto di una lentezza di manovra fin troppo accentuata. E i risultati si vedono subito, col cileno che calcia dal limite trovando l’opposizione di Skriniar. Poi Vidal regala un cross perfetto a un Luis Suarez appollaiato sul limite dell’area di rigore. Sforbiciata volante del Pistolero e magnifico gol sul secondo palo.

Il Camp Nou, spaesato dopo un primo tempo sotto ritmo, si accende e inizia a far valere la sua forza. E la squadra cavalca l’onda, con l’Inter a tratti in affanno ma mai arrendevole: aGriezmann calcia fuori da buona posizione, Dembele spara alto. Intanto Conte effettua i tre cambi mandando dentro Gagliardini, D’Ambrosio e Politano per Sanchez, Candreva e Sensi. La squadra nerazzurra prende un po’ di respiro e prova a riorganizzarsi offensivamente con un modulo che assomiglia molto ad un 5-3-2, ma con scarsa efficacia.

Nonostante le folate blaugrana l’Inter sembra reggere. Sembra, perché a sei dalla fine la premiata ditta Messi-Suarez colpisce ancora. La Pulce semina il panico sulla sinistra saltando secco Asamoah e mette in mezzo per il Pistoler. Finta di corpo che manda fuori tempo Godin e autostrada che si apre davanti a lui. Battere Handanovic a quel punto è solo una formalità. Sul 2-1 l’Inter appare senza forze, complice anche il pressing furioso della squadra di Valverde nella ripresa. E dopo 3 minuti di recupero, col Barça che abbassa comprensibilmente il ritmo, il risultato finale è 2-1 in favore di Messi e compagni.