Fiorentina-Genoa, Montella: “Giochiamo a testa alta, abbiamo il destino nelle nostre mani”. Prandelli: “Serve determinazione”

Domenica ci sarà l’ultimo atto del nostro campionato. Fino a qualche tempo, in casa Viola, nessuno si sarebbe immaginato un finale al cardiopalma del genere. La Fiorentina, nella parte centrale della stagione – seppur con svariati pareggi – sembrava ormai al sicuro dallo spettro retrocessione. Ed invece, il super sprint di squadre come Empoli e Bologna – tra l’altro rivali sentite dei fiorentini – e la cura Montella che non ha prodotto gli effetti desiderati, costringeranno i toscani a giocarsi la permanenza in A con il Genoa. E’ comunque doveroso sottolineare che, nel match con il Parma, Chiesa e compagni hanno fatto la partita, tutte le statistiche positive erano indirizzate verso la Viola. Un’autorete di Gerson ha però capovolto la situazione. Detto questo, il Grifone è più o meno nella stessa situazione della Fiorentina. Per questo al Franchi ci si aspetta una battaglia. Non bisogna fare calcoli, e non bisogna pensare alla partita tra Inter ed Empoli. Entrambe devono necessariamente pensare a vincere. Il pubblico di Firenze, nel momento più difficile, risponderà presente, e supporterà la squadra per spingerla verso l’obiettivo. Oltre le polemiche extra calcio e le vicende societarie, sarà fondamentale unirsi per raggiungere l’arduo traguardo. Una piazza giustamente esigente ed ambiziosa ma che sa anche regalare emozioni decisive. Alla vigilia, in conferenza stampa, Vincenzo Montella, ha espresso le sue considerazione per la gara che vale una stagione: “Da parte nostra, l’impegno c’è sempre stato. C’è poco serenità, non a caso si produce tanto ma non si concretizza, si prende gol alla prima occasione. Dobbiamo giocare a testa alta, abbiamo il destino nelle nostre mani. Nell’aria c’è un’atmosfera particolare che non ha aiutato la squadra, questo non deve essere un alibi. Quando ci sveglieremo da questo incubo, tutti dovranno fare autocritica. Da quando sono arrivato, ho immediatamente detto che non avrei voluto indifferenza da parte dei tifosi, ma purtroppo qualche volta è accaduto. Non questa settimana però”. L’ex Roma ha poi parlato dell’indiscrezione relativa all’eventuale cessione a Commisso: “Fin da quando ero al Milan, mi sono abituato a queste voci. Lasciano il tempo che trovano. Conta solo la passione della famiglia Della Valle. Andrea sta soffrendo molto”. E’ stato poi affrontato il tema relativo alla condizione della squadra: “Mirallas? Lo stiamo valutando ogni giorno, siamo ottimisti. Lui ha dato la sua disponibilità, contiamo di averlo. Chi giocherà in attacco? Non lo so, ma a prescindere da chi ci sarà, servirà grinta, carattere e lucidità, l’aspetto tattico sarà l’ultimo dei fattori”. Ha poi concluso: “Il ritiro è stata una mia scelta presa insieme alla squadra, troppi giorni prima del match non mi piace andarci, un giorno ci può stare. Abbiamo due risultati su tre, ma dobbiamo pensare solo a vincere, vietato fari calcoli. Lo stadio sarà un valore aggiunto, non abbiamo paura. Sono convinto della scelta che ho fatto, sono ancora più carico di prima, mi piacciono le sfide complicate. Chiedo scusa per il pugno che ho dato al cartellone e successivamente di aver fatto male all’inserviente. Giusto pagare. Genoa? Come ho detto bisognerà essere lucidi perché colpiscono in ripartenza. Effettuano un buon fraseggio e pungono con Pandev, Lapadula o Kouamé”.

Sull’altro versante, Cesare Prandelli è stato categorico con i suoi: “Settimana particolare per l’importanza della partita. Dobbiamo pensare solo a noi stessi e che è tutto nelle nostre mani. Dobbiamo essere determinati ma con molta testa. La fretta non è mai un buon segnale, l’ordine sì. La salvezza al Franchi? La sorpresa è sempre attenta a tutti i destini delle persone. Con serenità dobbiamo essere dentro la partita, le emozioni sono solo personali e non intaccano niente alla squadra. Il fatto che il settore ospiti sarà tutto esaurito è straordinario, solo questo dà una forte motivazione. Abbiamo sempre trovato squadre agguerrite, è difficile pensare alle partite degli altri. Loro a livello individuale sono devastanti se hanno la profondità, dovremo essere compatti e attenti. Non è ora il momento opportuno per fare un certo tipo di analisi, l’adrenalina e la concentrazione deve essere solo su questa partita. Ci sono state tante situazioni durante l’anno, la percezione che avevo è che fine all’ultima giornata, bisognava lottare per salvarsi. Nelle ultime dieci partite, confrontandoci con le altre squadra di bassa classifica, abbiamo creato molto di più ma non siamo riusciti a far gol”.