SuperLazio sbanca San Siro e si rilancia in zona Champions: l’Inter perde l’attimo

Gianluca Malavisita
La Lazio sbanca San Siro e si rilancia prepotentemente in zona Champions League, agganciando l’Atalanta e dovendo ancora recuperare la gara in casa con l’Udinese. Decide la rete di Milinkovic nel primo tempo, al termine di una partita combattuta da entrambe le parti, con l’Inter che ha dominato territorialmente i biancocelesti senza però riuscire mai ad affrontare il colpo. La Lazio si è dimostrata matura e consapevole della sua forza, indirizzando la gara là dove voleva, facendo correre gli avversari sulle corsie esterne e sapendo della mancanza di un vero e proprio centravanti in area di rigore.
Col figliol prodigo Icardi riaccolto in squadra ma lasciato in tribuna, e Lautaro Martinez ko, Spalletti lancia dal primo minuto Keita come punta centrale, con la batteria di trequartisti dietro formata da Politano, Borja Valero e Perisic. A fare schermo davanti alla difesa i nerazzurri propongono Vecino e Brozovic, con l’uruguaiano pronto a inserirsi in zona gol. In difesa linea a 4 davanti a ad Handanovic composta da D’Ambrosio e Asamoah sulle corsie esterne e Skriniar e Miranda coppia centrale, con il “sensibile” De Vrij che cede ancora il passo contro la sua ex squadra. Inzaghi è costretto a rinunciare a Radu per l’infortunio rimediato contro la Primavera nell’amichevole infrasettimanale, ma recupera Leiva e rilancia Luiz Felipe e Bastos ai lati di Acerbi, con Patric bloccato da un attacco influenzale. Per il resto soluzione fantasia confermata con  l’unica eccezione di Romulo, che scalza Marusic a destra e si prende la maglia da titolare. il pacchetto di centrocampisti è completato da Milinkovic, Leiva, Luis Alberto e Lulic, col duo d’attacco formato da Ciro immobile e Tucu Correa.
Parte forte l’Inter, che cerca di mettere sotto i biancocelesti nei primi minuti di gara. Keita si muove bene da prima punta, venendo spesso incontro al pallone e favorendo gli inserimenti sulle corsie esterne. E la prima azione da rete passa proprio per questo tipo di giocata, con l’ataccante senegalese che favorisce l’inserimento di Vecino, palla a Perisic che ingaggia il duello con Luiz Felipe e scarica il tiro, troppo centrale, verso i pali difesi da Strakosha. Ma gli uomini Spalletti insistono, e se Vecino si vede murare il tiro dal limite da Bastos, è di Skriniar la migliore occasione di marca interista. Sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto basso infatti il difensore ha l’occasione di fare uno a zero per i suoi ma non trova lo specchio della porta. La Lazio dal canto suo cerca le ripartenze, e quando i tre davanti duettano è uno spettacolo per gli occhi. Primo contropiede biancoceleste ed è subito gol, con un’azione spettacolare avviata da Correa nella propria metà campo e proseguita da Romulo che si fa tutta la fascia e vede Luis Alberto solo sul secondo palo. Lo spagnolo ha il calibro al posto del piede, e cesella un cross per Milinkovic che il serbo può solo infilare in porta. 1-0 per la Lazio e spartito che cambia, con gli ospiti che cercano il palleggio per rallentare il ritmo e i nerazzuri che agiscono sopratutto sulle corsie esterne, non trovando nei tre centrocampisti centrali il giusto apporto in avanti. Keita si danna l’anima ma è isolato al centro, con Vecino che non riesce a inserirsi e Borja Valero chenon trova la posizione. Al ventisettesimo Inzaghi deve rinunciare a Correa per infortunio e mette dentro Caicedo a far coppia con immobile. L’inter ha qualche buona punizione che si infrange sulla barriera ma è della Lazio la seconda, improvvisa, migliore occasione. Luis Alberto ancora protagonista, con l’assist su calcio da fermo per Bastos. Colpo di testa potente e ravvicinato su cui Handanovic è costretto a superarsi per metterla in angolo e così si resta sul 1-0. Anche Keita ci prova allo scadere, chiedendo il triangolo a Vecino ed entrando in area in area di rigore. Acerbi non lo contrasta e l’attaccante va al tiro di mancino, con Strakosha che ribatte e manda a riposo i suoi in vantaggio.
Secondo tempo con i padroni di casa arrembati in attacco, niente si può rimproverare ai nerazzurri sul piano dell’impegno e della determinazione fisica. Ci prova subito Perisic, con un tiro improvviso e pericoloso dal limite dell’area su cui però è attento l’estremo difensore laziale. Poi è ancora Vecino a rendersi protagonista. il cross da sinistra fornito da Asamoah (uno dei migliori della ripresa) è perfetto ma arretrato, e il centrocampista non riesce a imprimere la giusta forza alla conclusione. I biancocelesti però non stanno a guardare e Handanovic è costretto agli straordinari per tenere a galla i suoi. immobile e Caicedo duettano in mezzo al campo, l’ecuadoriano si fa beffe di Skriniar e si invola verso la porta. Scavetto a tu per tu con Handanovic col portiere che rimane in piedi fino all’ultimo evitando il gol e riacciuffando la palla prima che immobile possa concludere. Poi inizia l’assedio nerazzurro con Spalletti che manda in campo Naingolan, Joao Mario e Candreva togliendo Keita e finendo la partita senza centravanti. La Lazio è brava a difendersi, inserendo Parolo per Luis Alberto,  e concedendo all’Inter le corsie esterne che non fruttano occasioni da rete particolari.
Finisce 1-0 per gli uomini di Inzaghi, che ora possono guardare nuovamente alla classifica sperando di agguantare quel successo finale che è mancato negli ultimi anni.