Juve, c’è Guardiola. Sarà lui il nuovo tecnico bianconero

Massimo Ciccognani

Il 21 febbraio lanciammo da queste colonne una clamorosa indiscrezione, dal titolo “Rivoluzione Juve: panchina a Guardiola”. Una suggestione che man mano che passano i giorni comincia seriamente a prendere corpo. Guardiola e la Juve flirtano da un bel po’ di tempo, ancor prima di Natale quando emissari bianconeri avvicinarono l’entourage del tecnico spagnolo per capire se c’era la disponibilità a sedere sulla panchina bianconera. Qualcosa di più di un sondaggio. Pep Guardiola ha un contratto che lo lega al City fino al 2021, ma è pronto a svincolarsi soprattutto alla luce delle ultime vicende che chiamano in causa il City che è finito sotto la lente di ingrandimento della Uefa per presunte violazioni del fair play finanziario e della stessa federcalcio inglese che ha avviato analoga inchiesta.  È la stessa Uefa ad annunciare l’avvio di un’inchiesta nei confronti del club inglese. Da anni trapelano notizie sulla gestione della società di proprietà dello sceicco Mansur, le ultime diffuse dal Der Spiegel riguardo ad accodi commerciali e sponsorizzazioni che rimanderebbero alla stessa proprietà. Attenzione rivolto verso l’acquisto di un baby calciatore, il  giovane Sancho ceduto successivamente al Borussia Dortmund. Dal City negano le accuse e  le rispediscono al mittente. Ma intanto c’è già un blocco del mercato in entrata nelle prossime due sessioni. Motivi che bastano e avanzano per configurare una fuga di Guardiola da Manchester. L’accordo di massima, ma nulla di scritto, è stato raggiunto. Guardiola alla Juve con un contratto di cinque stagione a dodici milioni netti all’anno e poteri sul mercato. Lo spagnolo è fortemente voluto da Paratici, mentre Agnelli preferirebbe riportare a Torino Zinedine Zidane che nel recente passato ha vinto tre champions di fila con il Real. In attesa di mettere nero su bianco, il popolo bianconero sogna. Dopo Ronaldo, arriva anche il top delle panchine per una Juve sempre più regina d’Europa.