Serie B. Il Brescia allunga in vetta, si rivede il Pescara. Lecce, che crollo

Maurizio Spreghini

Allunga il Brescia sulle dirette inseguitrici, ne rifila due al Crotone e vola a più quattro sul Palermo che ha riposato. Ne approfitta, rimanendo in scia della capolista,  solo il Pescara che all’inglese supera il Padova. Crolla il Lecce in casa del Cittadella ed ora è a otto punti dalla vetta, mentre non va oltre il pari il Benevento a Foggia e scende a meno sei dalla capolista. Un ulteriore passo in avanti in zona playoff lo compie il Verona, col minimo scarto si sbarazza della Salernitana e aggancia la quinta posizione. In chiave salvezza passo in avanti del Carpi, di misura si aggiudica la gara con lo Spezia, e del Livorno vincente nel posticipo contro il Venezia. Passo falso in casa del Perugia, i tre punti vanno al Cosenza,  mentre l’Ascoli è corsaro a Cremona.

Volano le Rondinelle Il Brescia, seppur in emergenza, al Rigamonti ha l’opportunità di staccare la diretta inseguitrice Palermo. Lo fa nel migliore dei modi aggiudicandosi i tre punti sul Crotone, anche se impiega ottanta minuti per segnare, per di più grazie ad un autogol di Molina. Nel finale il solito Donnarumma, ventidue i suoi gol in questa stagione, giustizia un Crotone sempre più invischiato nella zona retrocessione diretta. E’ ora penultimo in classifica. Il Pescara all’Adriatico stavolta non tira indietro la gamba, batte per due a zero il Padova e porta a casa i tre punti,  arpiona la terza posizione disarcionando dal podio il Benevento. Gli abruzzesi impiegano solo quattro minuti per indirizzare il risultato, Mancuso su rigore brucia Minelli portando avanti i suoi per poi  ripetersi poco dopo. Il Padova accenna a una reazione ma collezionerà un salvataggio sulla riga, è Scognamiglio a ritirare fuori la palla destinata alla rete dal tiro di Capello, e si vedrà respingere da Fiorillo il tiro a botta sicura di Cappelletti.   Il Lecce crolla in casa del Cittadella, La Mantia la illude poi ci pensano Moncini e Schenetti a ribaltare tutto già nel primo tempo. La ripresa è spettacolare, occasioni da entrambe le parti, ma  il Cittadella è più cinico e, prima con Moncini, e subito dopo con Adorni, portano a quattro le marcature. Il Lecce ha ancora una gara da recuperare, potrebbe rifarsi sotto in caso di vittoria, mentre il Cittadella con questi tre punti torna in zona playoff.  Allo Zaccheria il Foggia ferma un lanciatissimo Benevento, finisce uno a uno. E’ un Foggia stoico che in inferiorità numerica, espulsione di Gerbo sul finire di primo tempo, prima va sotto con il gol del solito Coda, è il dodicesimo centro per lui, per poi pescare un autentico Jolly su punizione con Kragl riagguantando il pari. Perde terreno dalla vetta il Benevento, una boccata d’ossigeno in casa foggiana in chiave playout.  Vince l’Hellas Verona e torna a ridosso delle prime. Serve una rete del sempre eterno Pazzini a metà ripresa per domare una buona Salernitana. I campani la giocano a viso aperto e con Jallow hanno anche la possibilità di sbloccarla, di poco fuori, ma gli scaligeri dal loro canto possono recriminare per le due limpide occasioni capitate a Gustafson. Vittoria meritata quella del team diretto da Fabio Grosso.

Perugia, che succede? Il Perugia in casa non sa più vincere, quella con il Cosenza è stata la terza sconfitta consecutiva al Curi. La fa da padrone il forte vento e la rete su rigore Bruccini al ventesimo del primo tempo. Il Perugia nella ripresa non costruisce niente di pericoloso, e cosi il Cosenza porta a casa l’intera posta  mettendo nel mirino i playoff, ora  a soli tre punti. Allo Zini l’Ascoli fa la voce grossa contro la Cremonese, è  Rossetti  a siglare la rete che permette ai marchigiani di portarsi a casa l’intera posta. Vittoria che permette ai marchigiani di superare i lombardi in classifica, spedendoli direttamente tra la contestazione  dei propri tifosi a fine gara. Un vero miracolo in chiave salvezza lo compie il Carpi, che in rimonta, per di più in dieci contro undici, a causa dell’infortunio capitato a Cisse a cambi ultimati, supera  lo Spezia per tre a due. Il Carpi parte bene e con Musacchio  corona la momentanea supremazia, anche se precedentemente Galabinov per lo Spezia aveva colpito un palo. Nella ripresa Gyasi e Okereke portano i liguri avanti, sembra fatta ma lo Spezia si suicida e negli ultimi cinque minuti ne incassa due, sono Arrighini e Coulibaly a far esplodere di gioia il Cabassi.  Impiega novantadue minuti il Livorno epr avere la meglio sul Venezia, solo in pieno recupero arriva la rete di Raicevic per gli uomini di Breda. Vittoria che il Livorno vuole emerita, attacca dal primo minuto e va vicino alla realizzazione in più occasioni già dal primo tempo. Sono dell’autore del gol Rajcevic e Murilo quelle più pericolose. Nella ripresa piomba sulla testa di Rocca la più ghiotta, ma servirà arrivare al recupero per coronare una vittoria sacrosanta.

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