Una giornata particolare nella quale sono state prese decisioni forti dalla dirigenza dell’Inter. Mauro Icardi non è più il capitano ed ha deciso di non rispondere alla convocazione scegliendo quindi di non partecipare alla trasferta di Vienna. Una situazione obiettivamente non semplice da gestire anche per le continue esternazione da parte di Wanda Nara moglie ed agente dell’argentino che hanno fatto irritare e non poco l’ambiente. Luciano Spalletti che nella giornata di ieri si è incontrato con Beppe Marotta per cercare una soluzione alle vicende extracampo, alla vigilia del sedicesimo di Europa League è partito proprio dal tema scottante. “E’ stata una decisione difficile e dolorosa, condivisa da tutte le componenti e presa per il bene della squadra e dell’Inter. Icardi è stato convocato e lui che non è venuto. L’ha presa male ed anche per noi è stato difficile comunicarglielo. Forse dopo Parma non sono stato interpretato bene. Io non mi occupo di contratti ed i dirigenti dell’Inter sono competenti. Tutto ciò che gira intorno ad Icardi disturba lui ed anche la squadra di cui era capitano. Ulteriori provvedimenti per la sua assenza? Sono tutti aspetti che verranno valutati, ci sarà tempo per chiarire meglio la situazione”.
Le caratteristiche del Rapid- “Usano il 4-2-3-1 un modulo conosciuto in Italia. Non hanno mai preso gol in casa e questo è sintomo di ordine e di attenzione, è una squadra di carattere capace di vincere su un campo ostico come quello dello Spartak Mosca. Hanno passato il turno in un girone difficilissimo. Il nostro comportamento deve essere mirato a vincere la partita”.