Serie B. Comanda il Brescia, ripresa Palermo. Benevento terzo, frena il Lecce

Maurizio Spreghini

Nelle posizioni di vertice il Palermo con Puscas bussa due volte al Curi, tre ore dopo Donnarumma al Rigamonti risponde con il suo Brescia. Rimane tutto invariato in vetta alla fine della ventitreesima giornata, comanda sempre Il Brescia con il Palermo che rimane dietro di una lunghezza. Perdono terreno dalle battistrada   Pescara e Verona, solo uno a uno per gli abruzzesi a Foggia e degli scaligeri al Bentegodi con il Crotone. Sale in terza posizione il Benevento corsaro a Salerno mentre fanno un passo in avanti  lo Spezia e il Lecce. La prima  batte la diretta concorrente Cittadella e vola in sesta posizione,  la seconda  pareggia a Venezia mantenendo  salda la quarta posizione. Nelle retrovie importante vittoria del Livorno sul Cosenza, mentre non va oltre lo zero a zero il fanalino di coda Padova a Cremona.

I rosanero del Palermo battono il Perugia e per tre ore saggiano di nuovo  la vetta della classifica. E’ una vittoria comunque sofferta, Puscas per due volte, a cavallo dei due tempi, porta avanti i suoi. Sembra fatta ma  il Perugia subito dopo usufruisce di un calcio di rigore, fallo di mano di Salvi, potrebbe riaprirla ma  Sadiq si fa respingere il tiro da Brignoli. Solo nel finale gli umbri dimezzano lo svantaggio con Melchiorri, ma è tardi.  Al Rigamonti il Brescia si sbarazza del Carpi e si riporta, tre ore dopo la vittoria del Palermo,  alla guida del girone cadetto. Un primo tempo vibrante d’emozioni e gol, Donnarumma su rigore porta in vantaggio le rondinelle ma Rolando poco dopo ristabilisce la parità. Sarà Ndoj  a mandare gli uomini di Corini  a riposo sul vantaggio per due a uno, anche se ci vorrà la parata di Alfonso, in chiusura di tempo, sul tiro dagli undici metri di Arrghini a vanificare la possibilità del Carpi. . Nella ripresa è ancora Donnarumma, gol in pieno recupero,  a suggellare la vittoria e il primato conquistato da parte del Brescia. Passi da gigante li fa il Benevento all’Arechi di Salerno, in un sol colpo si aggiudica il derby campano e mette una pietra importante in chiave playoff. Coda va vicino al gol in almeno due occasioni, ma serve l’autogol del portiere della Salernitana Micai a regalare i tre punti al Benevento. Il Lecce non va oltre l’uno a uno a Venezia, in avvio di ripresa colpisce un palo con Calderoni ma un minuto dopo è costretta a rincorrere grazie al gol di Citro. Palla al centro e Palombi riporta tutto in parità, il Venezia rimane  in dieci  a un quarto d’ora dalla fine ma il Lecce non ne sa approfittare. Il podio per i salentini è a un solo punto di distanza, ed è a portata di mano  visto che devono recuperare una gara rispetto alle altre.  Passo falso invece dell’Hellas Verona al Bentegodi che si fa fermare sul pari, terzo consecutivo, dal Crotone. Avanti gli ospiti in apertura di ripresa con Pettinari, poi serve mezz’ora agli scaligeri per ritrovare la parità con Di Carmine. Verona in discesa sul treno playoff, punto d’oro per il Crotone in chiave salvezza.  Lo Spezia passa al Tombolato di Cittadella e compie un grande passo in avanti in chiave playoff. Portano la firma di Galabinov i tre punti liguri, che approfitta di un Cittadella rimasto in  dieci ad inizio secondo tempo dopo l’espulsione di Adorni. Il Cittadella è alla seconda sconfitta consecutiva, i playoff sembrano allontanarsi. Il Pescara di deve accontentare invece di un punto allo Zaccheria di Foggia. Serve la rete di Mancuso nella ripresa per pareggiare il vantaggio foggiano, arrivato sul finire di prima frazione,  ad opera di Deli. I padroni di casa  recriminano per un legno colpito da Iemmello. La classifica langue da ambedue le parti, in Abruzzo il podio si allontana sempre più  mentre in Puglia i playout sono sempre più una viva realtà. E’ un pareggio a reti inviolate tra Cremonese e Padova. Un  risultato che non serve ne al Padova, sempre ultimo in classifica e che vede il Livorno, contendente al momento alla salvezza diretta,  più lontana, ne alla Cremonese che si ritrova sempre più nel limbo della classifica di mezzo.   All’Armando Picchi è un Livorno d’assalto quello che affronta il Cosenza, vince la gara ma rischia di pregiudicare tutto nel finale. Tre punti che si materializzano solo nella ripresa grazie alle reti di Giannetti e Salzano, a coronamento di una prima frazione giocata a ritmi alti e con pericolosità, anche se dopo il vantaggio livornese il Cosenza rischia di pareggiarla con Dimitru, con il tiro che si infrange sulla traversa. Tre punti che portano il Livorno fuori dalla zona retrocessione diretta, e, allo stesso tempo, riportano il Cosenza vicino alla zona playout.