Inter, col Bologna niente scherzi. Spalletti: “Pronti a ripartire”

Un inizio quello della seconda fetta di stagione completamente da dimenticare per l’Inter. Un pareggio ed una sconfitta in campionato alle quali si aggiunge l’eliminazione dalla Coppa Italia. Bilancio? Tolta la gara contro il Benevento, zero gol fatti nei tempi regolamentari. La situazione non è agevolata da calciatori scontenti come Perisic o Candreva pronti ad andarsene in estate vista la mancanza di offerte congrue a gennaio per il buon esito della loro cessione. L’imperativo è rialzarsi per non buttare al vento una stagione che fino a pochi mesi fa sembrava brillare. Domani alle 18l’Inter se vorrà riprendere in mano il proprio cammino, sarà costretta a superare l’ostacolo Bologna. Dopo l’esonero di Inzaghi in panchina ci sarà l’ex Sinisa Mihajlovic carico e determinato nel voler salvare i rossoblù. Luciano Spalletti alla vigilia è stato categorico partendo proprio dall’analisi della sfida con la Lazio. “La squadra è stata dentro alla partita ed infatti siamo arrivati ai rigori. Siamo usciti da una competizione importante. Dobbiamo lavorare in maniera corretta sulla struttura come stavamo facendo e consolidarla. Solamente in questo modo si può creare qualcosa di importante per poter poi vincere dei titoli. E’ chiaro che i tifosi vorrebbero vincere subito perché è da anni che non avviene io però non posso addossarmi anni deludenti”.

Su Antonio Conte. “Conte può andare in giro dove gli pare. Marotta è giusto che vada a cercare il bene dell’Inter per migliorare il futuro nerazzurro. Se Marotta ha incontrato Conte nella sede dell’Inter? Quello che dite è un’offesa al suo stile e alla sua qualità professionale perché queste cose non fanno il bene dell’Inter. Sarebbe un comportamento da direttore di prima categoria. L’Inter può cambiare le sue intenzioni. Io non ho chiesto niente mi è stato proposto un contratto da 3 anni, ci vuole del tempo per costruire”.

Su Nainggolan e su Perisic. “Nainggolan non ha potuto allenarsi ad un livello importante vista la vicinanza della partita. Perisic invece si è allenato bene, è una cosa rientrata ed è a disposizione. C’è bisogno della sua forza fisica e della sua qualità”.

Sul confronto con le piccole. “Dobbiamo migliorare con le squadre medio-piccole. La nostra struttura è giocare al calcio. Lo stesso Icardi ad esempio per segnare non ha bisogno di lottare ma del gioco. Giocatori come Borja Valero e Joao Mario sono tecnici. E’ chiaro che spesso quando il match prende risvolti fisici, dobbiamo essere più incisivi”.

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