Soffrendo disperatamente una fantastica Samp, il Milan sbanca Marassi e bagna nel migliore dei modi il nuovo anno. Doppietta decisiva di Patrick Cutrone nei supplementari: né Paqueta, né Higuain, è sempre lui l’uomo del destino rossonero, il vero ed unico erede di Pippo Inzaghi. Gattuso dovrà offrire quantomeno una cena a Reina, portiere di Coppa straordinario, autentico fuoriclasse di professionismo e tecnica. È lui a tener a galla il Milan in una notte che ha visto Marassi applaudire una Doria tambureggiante, non a caso una delle migliori espressioni del campionato italiano. Partita bellissima, intensa, sotto una Lanterna che ha illuminato una classica del calcio nostrano. All’inizio riflettori di Marassi tutti su Paquetà: Gattuso lo lancia addirittura dal primo minuto, quasi come per voler testare il fiore all’occhiello della campagna acquisti rossonera per ottenere sin da subito risposte importanti in ottica Gedda. Per Ringhio dunque un 4-2-3-1: la qualità del brasiliano abbinata ai piedi di Calhanoglu e Castillejo a supporto di Higuain. D’altronde Kessiè e Bakayoko rappresentano una mediana troppo fisica per costruir gioco, manca Lucas Biglia.Entrambi gli allenatori tengono moltissimo alla competizione, anche perchè dall’altra parte Giampaolo lancia il suo undici titolare migliore: Ramirez vince il consueto ballottaggio con Saponara, preservando la qualità dell’ex viola per gli ultimi minuti. Ritmi blandi in avvio coi doriani che aspettano i rossoneri: il Milan muove bene il pallone sulle catene esterne e porta al tiro prima Castillejo poi Calhanoglu. Gattuso attende risposte importanti dai due, ma non graffiano. Si fa male Linetty e Giampaolo inserisce l’oggetto misterioso Jankto. La musica cambia: la Samp alza il ritmo, mostra ottime trame e quella gran determinazione che l’ha resa protagonista di un autunno straordinario. Fioccano le palle gol, solo Zapata regge l’onda d’urto blucerchiata. Le mezzali aprono il gioco per gli esterni bassi che spingono tantissimo e con qualità, nel caso di Murru. Gaston Ramirez ispiratissimo, riesce sempre a muoversi tra le linee nel migliore dei modi senza dar punti di riferimento alla manovra difensiva rossonera. Manca però il guizzo vincente, perchè prima Caprari poi Ekdal non trovano la porta, così come lo stesso Ramirez trova soltanto Reina. Tra queste occasioni protesta furente di Marassi per un contatto in area su Caprari, su cui Pasqua lascia giocare non sanzionando il calcio di rigore. Il Milan sembra sparire ma sul più bello la Samp si fa cogliere impreparata: semplice transizione di Kessiè al tramonto del primo tempo per Higuain, ma il diagonale del Pipita termina fuori di pochissimo. Qualche istante più tardi altro clamoroso sussulto rossonero, per una partita letteralmente scoppiata ed aperta a mille ribaltamenti di fronte: stavolta a fallire è Castillejo, che da pochi passi spara altissimo di testa. Nella ripresa non cambia la questione, si viaggia velocissimi: Samp a ritmi Serrati, Milan che sfrutta le catene esterne. Tanti palloni in area rossonera, ma la difesa sembra reggere ancora. Così col passare dei minuti il Milan torna protagonista: tentativo di Paqueta dalla distanza, ma palla sul fondo. Segna Higuain sugli sviluppi di un corner, l’assistente annulla e spegne entusiasmi rossoneri. Altro stravolgimento: quando il Milan sembrava padrone del campo torna infatti forte la Samp. Due palle gol: fucilata di Quagliarella, solo esterno della rete; inserimento del neo-entrato Saponara, diagonale sul fondo. Reina si supera su Ekdal, Doria che spinge forte spinta dalla gradinata sud. Partita meravigliosa, bellissima per la sua intensità, per la voglia di vincere e di onorare la Coppa Italia, ma soprattutto per la sua imprevedibilità ed i suoi capovolgimenti di fronte. Proprio per questo, a pochi minuti dal termine Kessie lascia partire un fendente che sorvola di pochissimo la traversa doriana. Entra Cutrone, è l’ultima notizia di un match straordinario. Gara che si chiude incredibilmente a reti inviolate e si va ai supplementari. Ancor più clamorosamente si riparte con gli stessi ritmi, nonostante il freddo, nonostante il panettone. È solo Samp: fallisce Ekdal a porta vuota, miracolo di Reina su Saponara, altro miracolo dell’estremo difensore rossonero su un pallone terribilmente viaggiante sulla linea di porta rossonera. È un dominio totale doriano, e cosa succede?! Si sblocca la gara, ma segna il Milan! Appena entrato Andrea Conti suggella un cross al bacio per Cutrone, che attacca come sempre velenosamente lo spazio e batte Rafael. I rossoneri approfittano dunque dell’unica oasi nel deserto, ma la Samp non si scompone e attacca a spron battuto sotto la sua Gradinata Sud. Miracolo di Reina su Jankto, tutto surreale. Surreale perché la Samp strameriterebbe un ampio vantaggio, ed invece subisce addirittura il raddoppio rossonero in contropiede: gran lancio di Calhanoglu, pallonetto al volo indovinate dell’uomo del destino, ancora Patrick Cutrone. Finisce così 0-2, passa Gattuso: ai quarti una tra Napoli e Sassuolo. Adesso testa tutta a Gedda.